Sottopasso. Arte in volo
La mostra raccoglie tutti i lavori dei 24 artisti che dal maggio 2009 al settembre 2010 sono sfilati nella carrozza degli inizi del ‘900 pargheggiata sul binario 1 all’interno della Stazione Ferroviaria Vigezzina di Domodossola.
Comunicato stampa
dedicato a Geo Chavez
Sottopasso
Arte in volo
Il viaggio del progetto “Sottopasso. Arte in volo”,
ideato da Massimo Fiumanò e la collaborazione
di Olga Gambari, è arrivato a destinazione.
Una mostra conclusiva raccoglie tutti i lavori dei 24
artisti che dal maggio 2009 al settembre 2010
sono sfilati nella carrozza degli inizi del '900
pargheggiata sul binario 1 all’interno della Stazione
Ferroviaria Vigezzina di Domodossola.
Il lungo percorso espositivo è stato un modo di
festeggiare l’impresa eroica del volo di Geo
Chavez, un omaggio che l’associazione Ingremiomatris ha
scelto per raccontare come ogni
esperienza artistica sia un volo libero.
In fondo Geo Chavez, che il 23 settembre del 1910 trasvolò
per primo le Alpi partendo da Briga in
Svizzera e atterrando in un prato vicino a Domodossola,
ferito a morte, era semplicemente un
artista, per cui il volo rappresentava l’estrema essenza
del fare artistico, dall’ideazione alla
processualità realizzativa. Era un appassionato e testardo
visionario che credeva nei sogni, e il volo
era diventato la sua vita, un’esperienza artistica
necessaria, totalitaria, estrema. Questo prova chi
è veramente artista, di penna, suono, pennello, pelle.
Ogni artista vuole volare, cerca il volo e quando vola,
nell’opera, non vede oltre e non cerca altro.
La figura di Geo Chavez, quindi, è un’eco, una texture
che tiene insieme e su cui si sviluppa, come
un orizzonte, la struttura del progetto. Chavez sarà una
sorta di compagno di volo.
La carrozza, ferma sul suo binario è stata per un anno e
mezzo una galleria a statuto speciale, un
esemplare unico visto da milioni di persone, quante sono
quelle che passano per questa stazione
ferroviaria che unisce Italia e Svizzera. Una scatola magica
con una vetrina composta da sei
grandi finestrini illuminati e orientati verso il
marciapiede. Tutte le opere dialogano ora insieme nella
mostra finale: video, pittura, fotografia, scultura, musica.
Espongono:
Leandro Agostini, Marco Bianchetti, Elena Biringhelli, Maria
Bruni, Momò Calascibetta, Margherita
Cassani, Bonifacio Castello, Luca Chessa, Giuliano Crivelli,
Riccardo Faggiana, Elisa Gallenca,
Alessandro Gioiello, Bresciani Giacomo (Mirror), Giulia
Krahn, Moreno Nicoloso, Maurizio Paderno,
Carlo Pessina, Francesca Renolfi, Ripepi Gianluca, Massimo
Stringara, Claudio Taddei, Enrico Tealdi,
Danilo Ursini, Claudio Zoccola.
Catalogo - edizioni Umberto Allemandi
Intanto anche il progetto de “Il paese dei nidi” (ideato
da Patrizia Rossello, progetto sonoro a cura di
Andrea Pozzoli. www.ilpaesedeinidi.it) fa tappa a
Domodossola, un arrivo fatto di voci, cinguettii e
parole nell’aria, che si concretizza in un’installazione
sonora, creando una sorta di gemellaggio
con altre ipotesi di volo.
Un volo allargato e comune, che trova altri compagni e nuove
libertà.