VistAmare
Dieci artisti contemporanei interpretano il mare nei suoi innumerevoli aspetti.
Comunicato stampa
La finestra sul mare non è solo un luogo ma un’infinità di luoghi: è il mezzo attraverso il quale avviene l’accesso sul mondo esplorato con gli occhi curiosi del fanciullo: l’importante è riuscire a cogliere, sempre con stupore e incanto, il senso più autentico delle cose. Come suggeriva Montale, quasi a ricordare la sensazione di piacevole smarrimento de il naufragar m’è dolce in questo mare leopardiano, bisognerebbe trovare una via di fuga, infinitarsi, lasciandosi trasportare dalla meraviglia della vita, i veri piaceri si ritrovano nelle piccole e semplici realtà che quotidianamente ci circondano:
Non poteva che svolgersi nella splendida cornice di Anacapri VistAmare, la collettiva di artisti contemporanei che inaugurerà il prossimo 2 Luglio presso la Galleria Studiò: dieci fra pittori e scultori interpretano il mare nei suoi innumerevoli aspetti.
Sembra che Paolo Lazzini ci inviti a spalancare le finestre quando il nostro animo ci pare come imprigionato dietro una persiana, per poter così ammirare tutta la bellezza dei superbi paesaggi mediterranei rappresentati da Marco Querin, un senso di profondo rapimento può trasmettere la splendida veduta da una torre saracena a picco sul mare, o la sfumatura del rosso di un sole che al tramonto si tuffa tra le onde l’importante è non perdersi un attimo, un centimetro di quello spettacolo respirando a pieni polmoni ogni singolo profumo.
Marco Veronese, ci conduce sulla battigia per raccogliere quella conchiglia che spunta fuori dalla sabbia, ispezionandone i colori, le sfumature, o per rincorrere i granchi di Natalie Silva fantasticando su quanto mare e quanta vita abbiano visto.
Bisognerebbe come le altere bagnanti di Nina Nolte godersi la giornata crogiolandosi al sole, divertirsi a comporre con i legnetti portati dalla marea le balene di Maurizio Bomberini o abbandonarsi sui fantasiosi Sea Sofa di Ludovica Gusti dedicati agli esemplari in estinzione.
Lasciandosi trasportare dai branchi di sardine di Barbara Pecorari, guizzare tra i colorati pesciolini che si intersecano nei Totem di Carla Tolomeo e saltare dentro e fuori dall’acqua come le simpatiche foche di Ottmar Horl