Compianto sul Cristo morto

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SAN GIACOMO
Piazza Grimoldi - Como, Como, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica h. 11.00 - 19.00
chiuso il lunedì

Vernissage
19/04/2011
Biglietti

ingresso libero

Generi
arte antica

Presentato al termine di un lungo e impegnativo restauro il gruppo del Compianto sul Cristo morto, proveniente dalla chiesa di san Bartolomeo di Caspano di Civo (So), è esposto dal 19 aprile nell’antica chiesa di San Giacomo a Como.

Comunicato stampa

Presentato al termine di un lungo e impegnativo restauro il gruppo del Compianto sul Cristo morto, proveniente dalla chiesa di san Bartolomeo di Caspano di Civo (So), è esposto dal 19 aprile nell'antica chiesa di San Giacomo a Como.
Più di 20.000 visitatori in questi mesi hanno finora potuto ammirare questo capolavoro della scultura rinascimentale, attribuito su basi stilistiche alla mano di Alvise (o Luigi) De Donati e alla sua bottega.
Tale complesso, composto da otto figure in legno dipinto e dorato scolpite a tutto tondo, è solitamente collocato all'interno della cappella della Pietà, la terza di destra nella parrocchiale di Caspano, piccolo borgo della Costiera dei Cèch, la sponda orografica destra della Valtellina tra Colico e Talamona. La chiesa possiede ben tre complessi lignei attribuiti alla bottega dei De Donati: l'ancona della Resurrezione di Lazzaro (firmata e datata "HOP. ALVISII / DE DONATIS /MEDIOLANEN. / 1508 / AUGUSTI") nella seconda cappella di sinistra, l'imponente fabbrica a più scomparti dell'altare principale con Storie di san Bartolomeo e il Compianto.
I volumi e i tratti squadrati delle figure e i panneggi, che alternano pieghe più morbide a spiegazzature cartacee, sono caratteri distintivi dei fratelli di Luigi, Giovan Pietro e Giovanni Ambrogio, bisogna rilevare, però, che mentre le altre opere in san Bartolomeo sono momenti esemplari della produzione di macchine d'altare del periodo (per le quali l'abilità degli artisti si esprime attraverso la resa della tridimensionalità delle scene "compresse" entro lo spessore di poche decine di centimetri della cassa lignea), il Compianto si pone come un'esperienza altra, dove lo spazio non è più semplicemente riprodotto, ma è fisicamente generato grazie all'inserimento di statue a tutto tondo e a grandezza naturale entro una cappella.
Come è emerso da una interessante giornata di studi, tenutasi Como presso la Biblioteca Comunale il 19 maggio scorso, con la partecipazione di alcuni tra i massimi studiosi della scultura lombarda, tra questi Sandrina Bandera, Paolo Venturoli e Giorgio Rolando Perino, Daniele Pescarmona, Don Andrea Straffi e Angela Dell'Oca, il Compianto rivela una teatralità più mossa e partecipe, frutto di ricerche in chiave naturalistica che sembrano partecipare della ricerca degli "affetti" promossa a Milano negli anni di Leonardo e Bramante.
L'infelice intervento di scomposizione, ben evidenziato nella relazione dei restauratori Luca Quartana e Antonella Ortelli, coadiuvati da Fabio Frezzato dello studio "Palladio" di Vicenza per le analisi scientifiche, attuato verso il 1929-30, tramite tagli decisi di numerose porzioni delle figure, ricollocate in uno spazio reso esiguo dall'inserimento di finte rocce in muratura, di rimodellamento a gesso e di ridipintura, lontana dalle cromie originali, aveva in parte alterato la percezione delle relazioni profonde tra le figure del complesso ligneo.
L'intervento di restauro, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ne ha restituito a pieno i valori formali e cromatici, il delicato equilibrio dei gesti e degli sguardi; la demolizione progressiva delle modifiche e ricostruzioni plastiche in gesso operate sulle singole sculture ha permesso il recupero di tutti i frammenti originali che sono stati lentamente ricomposti e delle ampie stesure della policromia originale, conservatasi sotto la ridipintura.
Il progetto, a cura della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano e con la collaborazione della Diocesi di Como, della Fondazione Credito Valtellinese e del MVSA di Sondrio, prevede ora, in attesa della definitiva ristrutturazione della cappella della Pietà nella chiesa di San Bartolomeo a Caspano (SO), una tappa per alcuni mesi presso il Museo valtellinese di storia e arte a Palazzo Sassi in Sondrio.