Il magistero in Accademia
Aldo Carpi e Trento Longaretti sono due eccellenti esempi di docenza in Accademia e sono tra loro
legati dal rapporto maestro-allievo divenuto nel tempo dialogo intenso attraverso la reciprocità di stima e la dimensione dell’affetto.
Comunicato stampa
La grande tradizione delle Accademie d’Arte italiane si fonda sulla personalità degli insegnanti che nel
tempo hanno formato le varie generazioni. Il magistero in Accademia non significa solo didattica ma
impostazione etica e incoraggiamento all’autonomia dialettica nella proprietà di un mondo poetico e
intellettuale.
I grandi Maestri hanno alimentato negli allievi lo spirito di libertà e l’indipendenza espressiva favorendo
la consapevolezza di una vocazione che si traduce anche in funzione sociale.
Aldo Carpi e Trento Longaretti sono due eccellenti esempi di docenza in Accademia e sono tra loro
legati dal rapporto maestro-allievo divenuto nel tempo dialogo intenso attraverso la reciprocità di stima e
la dimensione dell’affetto.
Aldo Carpi, nato nel 1886 a Milano, ove scompare nel 1973, professore a Brera dal 1930, attraversò le
asperità del periodo bellico e la deportazione a Mauthausen, rientrò a Milano e venne proclamato
Direttore concludendo il mandato nel 1958.
Trento Longaretti, nato a Treviglio nel 1916, residente a Bergamo, allievo di Aldo Carpi a Brera, viene
nominato nel 1953 docente di pittura e direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo, mantenendo il
ruolo sino al 1978.
Dalle rispettive Scuole provengono molti artisti affermati nel panorama artistico italiano e alcuni
protagonisti del secondo Novecento.
Il cardine della mostra consiste nella continuità di magistero, condotto sempre, da Carpi e Longaretti,
nell’interpretazione della cattedra come missione dello spirito tramandando ai loro allievi non solo il
“mestiere” ma l’intimo sapore della libertà dell’arte.
Sette allievi di Aldo Carpi e sette di Trento Longaretti concorrono a tracciare una linea di sviluppo che
percorre il Novecento e giunge ai nostri giorni. Testimoni dell’insegnamento di Carpi sono Arnaldo
Badodi, Bruno Cassinari, Ennio Morlotti, lo stesso Trento Longaretti, Roberto Crippa, Gianni Dova e
Cesare Peverelli. A testimonianza della Scuola di Longaretti sono chiamati Giuseppe Belotti, Lucia
Innocenti, Mino Marra, Alfa Pietta, Maria Clara Quarenghi, Attilio Steffanoni e Bruno Visinoni.
A cura di Claudio Rizzi, coordinamento Ad Acta, con Patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di
Varese e Comune di Maccagno, catalogo edito da Publi Paolini, la mostre si sviluppa attraverso
cinquanta opere che focalizzano il collegamento fra tradizione e contemporaneità.