Giovanni Battista Piranesi – Rembrandt delle rovine
L’unico museo tedesco all’estero ripropone a grande richiesta la mostra dedicata al celebre incisore Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), presentando una parte centrale della collezione museale: una scelta di 35 acqueforti dall’opera più monumentale del Piranesi, le Vedute di Roma. Esposte tavole di straordinaria freschezza, sicuramente tra le primissime tirate dal maestro veneziano.
Comunicato stampa
Da dieci anni esiste un ponte fra due luoghi italiani goethiani per eccellenza: il Museo/Castello Scaligero di Malcesine (VR) e la Casa di Goethe Roma. In occasione di questo giubileo, una mostra con le vedute romane di Giovanni Battista Piranesi provenienti dalle collezioni del museo romano è stata allestita nel giugno 2011 al Castello sul Garda. Ora torna a Roma, rafforzando così il legame fra questi due luoghi.
Che aspetto aveva Roma all’epoca di Goethe? Con la mostra Piranesi, Rembrandt delle rovine la Casa di Goethe intraprende un viaggio in una città che non c’è più, anche se molto è riconoscibile ancora oggi.
Dal 5 agosto 2011 al 15 gennaio 2012 l’unico museo tedesco all’estero ripropone a grande richiesta la mostra dedicata al celebre incisore Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), presentando una parte centrale della collezione museale: una scelta di 35 acqueforti dall’opera più monumentale del Piranesi, le Vedute di Roma. Esposte tavole di straordinaria freschezza, sicuramente tra le primissime tirate dal maestro veneziano.
Con il suo linguaggio artistico audace e inconfondibile l’artista veneto aveva raffigurato i monumenti antichi e classici della Città Eterna in 135 fogli. Fedelmente, ma con tratto drammatico, il “Rembrandt delle rovine” (lo definisce così Giovanni Ludovico Bianconi 1779 nella biografia Elogio storico del Cavalier Giambattista Piranesi), rappresenta monumenti romani antichi, come gli archi trionfali o Castel Sant’Angelo, con una passione tale da restituire anima alle cose morte. Scorci da vicino, tagli diagonali, ombre pronunciate, cieli mossi e tonalità raffinate. Il decadimento delle rovine romane facilita la loro collocazione nel paesaggio che le circonda. Piranesi ce le mostra come avvolte nella vegetazione, popolate di figure fantasmagoriche e, nel contempo, immerse nell’aria e nella luce. Piazza del Popolo, il Colosseo, Piazza Navona, Piazza S. Pietro – oggi come ieri le copie e ristampe della serie realizzata tra il 1747 e il 1778 sono un souvenir molto popolare.