Valentina Crivelli – Femminileplurale
Cinque opere, olio su tela, di dimensioni e soggetti differenti, tratte dalla mostra d’arte contemporanea presentata presso lo Spazio Arte di Rieti nel mese di marzo totalmente dedicato ad un viaggio all’interno dell’arte della Crivelli verranno esposte per la prima volta in Campania.
Comunicato stampa
Cinque opere, olio su tela, di dimensioni e soggetti differenti, tratte dalla mostra d’arte contemporanea presentata presso lo Spazio Arte di Rieti nel mese di marzo totalmente dedicato ad un viaggio all’interno dell’arte della Crivelli verranno esposte per la prima volta in Campania.
Scrive Luca Arnaudo nell’introduzione critica al catalogo: ‘(…) E’ un minimalismo di urbana quotidianità a occupare sicuro la scena, consegnando all'osservatore lunghe rassegne di uomini e donne (ma talvolta il genere semplicemente sfuma in un indistinto chiaroscurale) compresi entro pause, intervalli di solitudine. Si tratta di persone riprese come passeggere sedute accanto a finestrini - le occasioni, cioè, quando si è portati da un movimento meccanico a noi estraneo e, nell'osservazione di un mondo esterno in corsa, ci si rifugia nel proprio interno - oppure colte in attesa di un treno, un autobus, un mezzo che le conduca comunque altrove (…). Anziché limitarsi a inscenare in maniera pittoricamente puntigliosa la mera anonimità del vivere metropolitano (ciò che ci ricondurrebbe al pop), l'arte di Valentina seleziona - con un'attenzione amorevole, viene da aggiungere - figure esemplari di un'individualità contemporanea sospesa. Non uno e neppure nessuno, piuttosto qualcuno che guarda altrove, aspetta di andare via, e, nell'attesa, immagina. Ecco, è in tale aspetto di minuta sognanza che si percepisce meglio anche quell'elemento romantico richiamato in precedenza: un romanticismo di tradizione europea (basti pensare alle scene di un Caspar David Friedrich, così animate di persone immancabilmente perse a sognare davanti a una finestra o un paesaggio indistinto) ma che, nel secolo passato, ha avuto il suo più riconoscibile rappresentante nell'americano Edward Hopper, non a caso espressamente richiamato da Valentina come fondamentale riferimento. Dal suo maestro ideale, in effetti, la nostra artista ha ben appreso la lezione di un sentimento indugiante, fragile ma affatto superficiale, ed è propriamente con questo che accompagna le sue figure, proteggendole mentre, lentamente, si allontanano fino a sparire tra le ombre dell'immagine.’
Biografia
Valentina Crivelli è nata ad Amelia nel 1971, vive e lavora in Umbria. Laureata in antropologia, è docente di disegno grafico presso l'Università di Perugia e counsellor a mediazione artistica.
Le opere di Valentina Crivelli sono la trasposizione di un presente filtrato attraverso l’emotività dell’artista. Un presente cristallizzato dal magistrale uso dei grigi, dove il fascino magnetico delle opere viene raggiunto grazie alla sua sensibilità ed al suo talento tecnico ed artistico, senza l’ausilio e la forza che il colore ha naturalmente in sé. È pertanto un risultato tanto più profondo e interessante quello raggiunto dalla Crivelli, capace di indagare l’istante quotidiano, proiettandolo nell’eternità, con lavori in cui il grigio, il bianco, il nero costruiscono un’atmosfera eterea e quasi immaginaria intorno ad istanti quotidiani e banali, trasformandoli in attimi unici, irripetibili ed emozionanti. (...) C. Minuti Innocenti