Gianni Dorigo – Oltre l’inquadratura
La mostra presenta una miscellanea di opere dal 1999 al 2011 incentrate sul tema del cinema, con temi che argomentano sulla donna, sul lavoro, e attraversano culture e dimensioni espressive diverse, dal realismo all’horror all’erotismo di matrice orientale.
Comunicato stampa
Presso il Museo di San Casciano si svolge dal 28 luglio al 10 settembre la mostra "Gianni Dorigo: Oltre l'inquadratura" che presenta una miscellanea di opere dal 1999 al 2011 incentrate sul tema del cinema, con temi che argomentano sulla donna, sul lavoro, e attraversano culture e dimensioni espressive diverse, dal realismo all'horror all'erotismo di matrice orientale.
L'incontro con l'artista e le autorità è fissato per giovedì 8 settembre dalle ore 18
Gianni Dorigo “Oltre l’inquadratura"
"Gianni Dorigo e la sua empatia con il cinema: la conosciamo per gli intriganti cicli pittorico-tematici
degli ultimi tredici anni attraverso i quali è stato approfondito il legame che coinvolge
soprattutto l'iconografia delle sue opere: il cinema come bacino da cui l'artista attinge l'idea
ispiratrice. "Oltre l'inquadratura", una delle ultime affascinanti teorizzazioni del regista e "filosofo"
del cinema Ejzenstejn offre una peculiare coincidenza con la stessa, inconfondibile, processualità
creativa e tecnica di Dorigo il quale, dal primo indizio figurativo, sviluppa il "fuori campo" come
spazio narrativo che si espande e moltiplica per estensioni di senso. Ed è in questo spazio che
l'artista libera la propria gestualità cromatica e segnica e la propensione a stratificare rimandi ed
interventi espressivi "altri": frammenti allusivi e materici che sconfinano anche dall'inquadratura
strutturale della tela e della cornice." (dal testo di Roberta Fiorini).
Gianni Dorigo opera a Firenze e dipinge dalla fine degli anni '60. A 21 anni, nel '74, tiene la sua
prima personale. Del '95 è già la prima antologica, nel Palazzo Pretorio di Certaldo.
E' stato invitato a molte delle più importanti rassegne artistiche in Italia e all'estero, tra cui la
Quadriennale di Roma. Dei cicli dedicati al cinema ricordiamo la mostra "Il fiore e il serpente"
(2007) sul tema della donna nel cinema orientale - curata da Luca Beatrice- e "Il pianeta delle
tempeste", riflessione sulla filmografia russa, (2009) - a cura di M.Corgnati, A.A.Tarkovskij,
C.Carabba. Ha realizzato diversi "libri d'artista" per Morgana Edizioni e sue opere sono in collezioni pubbliche e private di rilievo( tra cui Pontecorvo, Quilici, Battiato).