Click or Clash? #1
La Galleria Bianconi inaugura la prima tappa di “Click or Clash? Strategie di collaborazione”, un progetto articolato e di lungo periodo che intende far emergere nuove prospettive sulle questioni sollevate all’interno della società contemporanea dal lavoro artistico, curato da Julia Draganovic e LaRete Art Projects e promosso dalla Galleria Bianconi.
Comunicato stampa
CLICK OR CLASH? LA PRIMA RISPOSTA DA PIETROIUSTI-PRESICCE: UN’ANTEPRIMA VERSO dOCUMENTA (13)
È una grande anticipazione verso dOCUMENTA(13), che si svolgerà nel 2012, il risultato della prima collaborazione nata all’interno di Click or Clash? Strategie di collaborazione, progetto a cura di Julia Draganovic e LaRete Art Projects, promosso dalla Galleria Bianconi, che inaugura la sua prima tappa con Via Lewandowsky, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce il 20 ottobre, alle ore 18, negli spazi della Galleria in via Lecco 20 a Milano.
La prima collaborazione è tra Pietroiusti e Presicce, che hanno annunciato che nell’ambito della mostra presenteranno in anteprima un progetto che farà parte di dOCUMENTA(13), e che estende il coinvolgimento ad altri artisti italiani. L’opera, che sarà esposta per la prima volta alla Galleria Bianconi, è il risultato di una più ampia collaborazione in cui il collettivo composto da Cesare Pietroiusti, Emilio Fantin, Luigi Negro e Giancarlo Norese ha coinvolto Luigi Presicce: "La festa dei vivi (che riflettono sulla morte)" la cui prima edizione si è svolta a San Cesario di Lecce - 2 novembre 2010 - nell’ambito della piattaforma "ANDANDAND", a cura degli artisti Ayreen Anastas e Rene Gabri, per dOCUMENTA(13).
ANDANDAND utilizza il tempo di attesa verso la grande mostra internazionale per riflettere sul ruolo che l'arte e la cultura possono avere oggi, attraverso una serie di interventi, situazioni e gesti di artisti e gruppi internazionali, che compongono una mappa di posizioni e questioni emergenti, e possibili punti di solidarietà e divengono parte di dOCUMENTA (13). Per il sesto evento, ANDANDAND ha invitato Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese e Cesare Pietroiusti i quali, con la collaborazione di Luigi Presicce, hanno proposto di trasformare la tradizionale “Festa dei morti” in una nuova celebrazione, la Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte). Partendo da Lu Cafausu, a San Cesario di Lecce – anomalia architettonica definita dagli artisti un luogo immaginario che esiste per davvero – gli artisti hanno invitato il pubblico a un pellegrinaggio per celebrare la vita, il più breve e al tempo stesso il più lento della storia. A guidare il percorso è stata una barca, spinta dai partecipanti e riempita di libri che riflettono sull’idea di morte. I testi sono stati oggetto di letture nel corso delle lunghe soste che hanno scandito le tappe di questo pellegrinaggio in cui il tempo si è depositato e condensato nei dettagli di uno spazio circoscritto.
La stessa barca, con il suo carico di riflessioni, sarà l’opera esposta alla Galleria Bianconi, insieme a una serie di opere fotografiche nate dal pellegrinaggio.
Questa grande anticipazione accompagna l’attesa dei risultati delle altre collaborazioni che emergeranno da Click or Clash? Strategie di collaborazione che, per ogni sua tappa, coinvolge tre artisti internazionali, di provenienze diverse per lavorare insieme. Sono infatti in corso nuove collaborazioni che coinvolgeranno Via Lewandowsky, il terzo protagonista di questo primo episodio di Click or Clash, insieme a Pietroiusti e Presicce. Lewandowsky, artista tedesco, attualmente in residence presso l’Accademia Tedesca di Villa Massimo a Roma, concentra il suo lavoro sulla distinzione fra pubblico e privato, sulla quale riflette non solo con sculture e installazioni ma anche con la ricerca linguistica.
Click or Clash? Non è una domanda semplice, ma, concordi o discordi che siano le posizioni, i risultati del confronto dovrebbero creare un surplus di conoscenza, consentendo di far emergere nuove prospettive sulle questioni sollevate dal lavoro artistico sulla società contemporanea.
Collaborazione, cooperazione e partecipazione sono oggi al centro di un numero crescente di ricerche artistiche. Inizialmente lo scopo di queste strategie sembrava essere la creazione del consenso, ma, fra persone di opinioni opposte, il termine “collaborazione” assume facilmente un retrogusto di tradimento. Per questo porre la domanda Click or Clash? significa scegliere un modello democratico in cui sia concessa l’espressione costruttiva del disaccordo.
Obbiettivo del progetto è dunque quello di mettere in atto dinamiche di partecipazione che permettano l’attuazione e l’analisi dei meccanismi di confronto/scontro fra artisti, protagonisti della contemporaneità, provenienti da differenti paesi e contesti culturali.
Con questa prima mostra, la Galleria Bianconi dà il via ad un progetto artistico e culturale articolato e di lungo periodo.
Il primo ciclo di Click or Clash? Strategie di collaborazione pone in relazione, attraverso tre tappe che termineranno nella primavera del 2012, una rosa già selezionata di nove artisti contemporanei che, pur di differente provenienza,- Cuba, Sud America, Italia, Svizzera e Germania – si confronteranno tre a tre su tematiche comuni. Dal risultato di questo confronto nasceranno tre mostre alla Galleria Bianconi a Milano e tre pubblicazioni. Lo sviluppo delle strategie applicate dai tre gruppi di artisti sarà inoltre argomento di incontri pubblici.
Questo progetto sottolinea la convinzione della Galleria Bianconi dell’importanza d’investire nella cultura e nell’arte contemporanea come plus valore fondamentale per la creazione di energie positive, fondanti per lo sviluppo della società d’oggi. Attraverso il sostegno e l’analisi dei processi di sperimentazione artistica la Galleria Bianconi dà così nuovo valore a questa convinzione, già precedentemente espressa con l’ideazione della b.projectroom, ponendola ora in una prospettiva internazionale.
SCHEDA TECNICA
Click or Clash? Strategie di collaborazione.
Un progetto di LaRete Art Projects in collaborazione con Galleria Bianconi.
Prima tappa a cura di Julia Draganovic
Artisti coinvolti:
Via Lewandowsky, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce
Date:
opening 20 ottobre 2011 ore 18.00-21.00
20 ottobre 2011 > 7 gennaio 2012
lunedì>sabato 10.00-13.00, 14.00-19.00
Curatore:
Julia Draganovic
Project Manager:
Renata Bianconi
Organizzazione:
Galleria Bianconi in collaborazione con LaRete Art Projects
Comunicazione:
goodwillcom
Info:
Galleria Bianconi
Via Lecco 20, 20124 Milano
Tel. + 39 02 91767926
[email protected]
www.galleriabianconi.com
Ufficio stampa:
goodwillcom
Via Castiglione 41, 40124 Bologna
Tel. + 39 051 220090
[email protected]
GLI ARTISTI
Via Lewandowsky
artista tedesco, nasce nel 1963 a Dresda, oggi vive e lavora a Berlino. Lavora con performance, installazioni, pittura, disegno, arte oggettuale e con la fotografia.
Ultimamente si è occupato di un grande progetto relativo allo spazio per l'opera d’arte, manifestazione espressiva di quanto l’architettura abbia influenzato la sua vita.
Tra i maggiori riconoscimenti: nel 1992 vince una borsa di studio da parte del Senato di Berlino per il “PS 1” di New York, nel 1994 una seconda borsa di studio presso il “Banff Centre for the Arts”, in Canada, e nel 2003 all’interno dell’“Art Space” di Sydney. Nel 2005 riceve il Premio alla critica tedesca. Tra le sue mostre personali: nel 1992 espone a Documenta IX, nel 2000 porta la mostra Inborn Color Space (Who’s Afraid of Black Red Gold) presso il Kestner-Gesellschaft di Hannover, e nel 2009 partecipa alla Terza Biennale di Mosca e alla mostra Art of Two Germanys/Cold War Cultures al LACMA di Los Angeles.
Cesare Pietroiusti
artista ed ex-psichiatra, nasce nel 1955 a Roma. Nel 1997 è stato fra gli iniziatori del progetto “Oreste”; nello stesso anno ha pubblicato Pensieri non funzionali, una raccolta di un centinaio di idee apparentemente assurde e incongrue, formulate come istruzioni per realizzare progetti artistici che, in diverse occasioni, sono stati concretizzati dall'artista stesso o da altri. La ricerca artistica di Cesare Pietroiusti esprime interesse per le situazioni paradossali o problematiche nascoste nelle pieghe dell'esistenza ordinaria - pensieri che vengono in mente senza un motivo apparente, piccole preoccupazioni, ossessioni considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi, o di auto-rappresentazione. Tutto ciò lo ha portato a esplorare scelte e intenzioni formulate da altri, nonché a cercare di fare proprie tali scelte altrui. Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. Nel 2007 ha fondato, in collaborazione con il collettivo Space di Bratislava, “Evolution de l`Art”, la prima galleria d’arte contemporanea che vende soltanto opere immateriali. www.pensierinonfunzionali.net
Luigi Presicce
Nato a Porto Cesareo (LE) nel 1976, vive e lavora a Milano e Porto Cesareo. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lecce, ma determinante è il percorso intrapreso autonomamente. Nel 2007 ha partecipato al Corso Superiore di Arti Visive (CSAV) della Fondazione Antonio Ratti di Como con l'artista americana Joan Jonas e nello stesso anno ha vinto il premio Epson per l'Arte. Nel 2008, nell'ambito di Artist in Residence, ha partecipato al workshop in Viafarini a Milano con l'artista americano Kim Jones. Sempre nel 2008 a Milano ha fondato (con Luca Francesconi e Valentina Suma) prima la rivista Brownmagazine e successivamente il Brown Project Space del quale cura la programmazione. Con Giusy Checola e Salvatore Baldi dal 2011 dirige Archiviazioni (esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo) a Lecce. Nel 2011 ha vinto il premio Talenti emergenti, indetto da CCC Strozzina a Palazzo Strozzi, Firenze. Con Luigi Negro, Emilio Fantin, Giancarlo Norese e Cesare Pietroiusti partecipa al progetto Lu Cafausu, presente alla prossima edizione di DOCUMENTA13 (Kassel) nel 2012.
JULIA DRAGANOVIC
Nata in Germania, Julia Draganovic è curatrice e critica d’arte contemporanea. Il suo interesse è focalizzato su nuove pratiche artistiche soprattutto al riguardo della partecipazione e dell’arte negli spazi pubblici.
Ha curato mostre ed interventi in Germania, Italia, Spagna, gli Stati Uniti e Taiwan, fra cui due edizioni di Art Miami e di Bologna Art First, una serie di installazioni in spazi pubblici a Bologna. E’ membro del comitato per la Outdoor Gallery del Comune di Danzica (Polonia), dell’associazione non profit No Longer Empty, New York e del Comitato Scientifico del Mudam, Lussemburgo. Draganovic ha sviluppato e cura il Premio Internazionale d’Arte Partecipativa promosso dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.
Fra gli incarichi ricoperti da Julia Draganovic in istituzioni, si trovano le direzioni artistiche del Chelsea Art Museum New York (2005-2006) e del PAN Palazzo delle Arti Napoli (2007-2008).
GALLERIA BIANCONI
La Galleria Bianconi, fondata e diretta da Renata Bianconi, nasce e si posiziona dagli inizi come un punto di riferimento per l’arte italiana della seconda metà del Novecento, riconosciuto per il suo attento lavoro di ricerca dedicato agli artisti di alto livello qualitativo di quel periodo. Accanto ai nomi più riconosciuti, il lavoro della Galleria si rivolge per questo anche alla riscoperta di figure che sono state, per alterne fortune, recentemente trascurate, generando una rinnovata attenzione da parte di collezionisti, storici, curatori ed istituzioni.
Per questo attento lavoro di valorizzazione la Galleria attiva collaborazioni con altre realtà istituzionali e private a livello nazionale e internazionale e si avvale della collaborazione di alcuni storici dell’arte - tra cui Flaminio Gualdoni - con il quale in questi anni ha realizzato numerose mostre: le personali “Michele Zaza. Il Sogno del Viaggiatore” e “Vasco Bendini. Il tempo, la luce; la doppia personale “Giacinto Cerone e Nanni Valentini . Apparizione di Luoghi”; l’importante collettiva "Un probabile umore dell'idea. Quattro scultori del dopoguerra Fontana, Leoncillo, Valentini, Zauli"; la mostra "Carlo Zauli, scultore" a Palazzo Bricherasio a Torino, co-prodotta da Fondazione Palazzo Bricherasio e Museo Carlo Zauli e “Pensare concreto. Soldati, Nigro, Davico, Nativi, Crippa” pensata per START Milano 2011.
La stessa cifra distintiva che accompagna la ricerca sul recente passato, oggi si applica al presente, con la nuova area dedicata al contemporaneo, b.project. L’obiettivo è costruire progetti culturali che possano creare un plus valore e un incontro di energie positive per lo sviluppo della società contemporanea, partendo dalle visioni forti e individuali di artisti del nostro tempo, sia affermati che emergenti.
b.project sperimenta, con il coinvolgimento di artisti che si sono distinti nel panorama contemporaneo globale, nuove modalità di produzione e confronto, attivando di volta in volta collaborazioni a livello nazionale e internazionale.
Il progetto Click or Clash? Strategie di collaborazione, a cura di Julia Draganovic apre un percorso articolato e di lungo periodo in questa direzione, con il coinvolgimento di artisti internazionali, che, tappa dopo tappa, avranno l’opportunità di lavorare insieme per la prima volta, per creare progetti originali e sviluppare nuove opportunità di collaborazione.
All’interno di b.project la b.projectroom compie un lavoro di scouting sulle figure emergenti della giovane arte italiana ed internazionale, punto di partenza anche per Daniele Veronesi, oggi artista in ascesa, presente tra l’altro a Basilea nel giugno del 2011 - all’interno di “The solo project” - e ad “Art Miami”.
LaRete Art Projects
Fondata da Julia Draganovic e Claudia Löffelholz, LaRete Art Projects si dedica alla ricerca e al sostegno di nuove strategie artistiche. In quest’ambito progetta e realizza attività espositive, didattiche e di ricerca in Italia e all’estero. Fra gli interessi principali di LaRete Art Projects si trovano la presentazione di opere di artisti emergenti e già affermati ad un pubblico nuovo e l’introduzione di arte contemporanea in genere in nuovi contesti. Mettendo in rete professionisti internazionali dell’arte contemporanea la cui attività è rivolta alla ricerca, all’approfondimento e alla valorizzazione di nuove strategie artistiche, l’Associazione culturale LaRete Art Projects si propone di sviluppare il dialogo fra gli artisti, i curatori, i critici e il più vasto pubblico.