Adriano Bimbi – L’arte nei palazzi e nelle piazze del Mugello
Si tratta di un’articolata rassegna dedicata a questo significativo Artista di «composta figurazione d’eco di tradizione umanistica», come lo ha definito Enrico Crispolti, nell’ambito di un progetto “in rete” che vede coinvolte sette città del Mugello, impegnate nella valorizzazione culturale-artistica del territorio.
Comunicato stampa
Giovedì 4 agosto 2011, alle ore 18.30, nella Sala delle Udienze, al primo piano del Palazzo dei Vicari di Scarperia,
(Piazza dei Vicari), si terrà la conferenza stampa-inaugurazione della mostra ADRIANO BIMBI - “L’Arte nei palazzi e nelle
piazze del Mugello”, curata dal Professor Francesco Gurrieri e dall’Architetto Marisa Zattini. Un’articolata rassegna
dedicata a questo significativo Artista di «composta figurazione d’eco di tradizione umanistica», come lo ha definito
Enrico Crispolti, nell’ambito di un progetto “in rete” che vede coinvolte sette città del Mugello, impegnate nella
valorizzazione culturale-artistica del territorio. Un corposo nucleo di disegni e sculture che spaziano dal paesaggio alla
figura umana. Pensando alle sue metafisiche sculture di “paesaggio plastico”, scrive Francesco Gurrieri: «Bimbi ha
profonde radici toscane, soprattutto per il ruolo del “disegno”, alla base delle arti; e certamente, fra i più grandi
disegnatori del Novecento (nonostante i fragili dispareri di Brandi e di Longhi) c’è Ottone Rosai. Non può non colpire
il comune atteggiamento con la stereometria rosaiana, ottimamente documentata dal Tinti (1935) nello storico volume
L’architettura delle case coloniche in Toscana. [...] Bimbi, rivisita quelle realtà, aggiungendo nuova drammaticità, nuova
solitudine, lasciando aperta una via di speranza, forse, in quelle nuvole scure che, pur minacciose, spingono lo sguardo
verso il cielo; quasi a ricordare una frase che a me piace moltissimo: “i muri che dividono gli uomini non arrivano fino
al cielo”. Ma c’è anche dell’altro che vorrei dire: di una sottile filigrana etica e figurativa che riporta l’intensa materia
grafica di Bimbi a quella non meno sofferta del paesaggio in divenire (forse ultimo salvataggio da un irreversibile
degrado), che, mi pare, getti un ponte tutto da approfondire fra questi due grandi artisti. [...]».
L’Artista ha suggerito un titolo per ogni mostra: tutte le città presenteranno sculture, di cui alcune all’aperto, e opere più
“intime” - bozzetti e disegni - raccolte in suggestivi palazzi storici del territorio. Così a BARBERINO DI MUGELLO, nelle sale di
Palazzo Pretorio, ritroveremo “Stanze scritte”: un lavoro a quattro mani che vede coinvolto il poeta IVO GUASTI, ed una
scultura, nella piazza principale: Seba da Puzzocane, amante dei poeti (2005). A DICOMANO, una raccolta di sculture di
paesaggio dal titolo “Paesaggi: qui e oltre”; nella Casa di Benvenuto Cellini, a VICCHIO, una serie di “bozzetti” che
titolano “Maria, Maria!”. “Sacro” è il titolo della mostra a SAN PIERO A SIEVE: nella piazza prospiciente Villa Adami,
un’opera meditativa, Il silenzio della coppia (1994). A VAGLIA una suggestiva composizione a declinare “Uomo e i gatti”:
il sogno trasfigurato dell’opera Uomo che dorme con il gatto (1993) immerso in una vera e propria “gattara”, a memoria
della bellezza e della semplicità del quotidiano, declinato nell’arte. Sì, perché Adriano Bimbi non ha bisogno di episodi
eccezionali per le sue sculture, come diceva il grande storico dell’arte Mario De Micheli, poiché egli riscopre l’epicità
del nostro mondo quotidiano, nei fatti di ogni giorno, nei momenti più intimi della nostra cronaca.
A SCARPERIA, nella corte interna del Palazzo dei Vicari, “Promenade”: una elegante sfilata di figure femminili in bronzo:
Mannequin (2003), Maria come “L’enfanta Margherita” (1998), Anna col parasole (2006), Non è Takaco (2004),
Modella con le mani nei capelli (1995) ed un’altra elegante scultura inedita, La modella di A. Brückner, opera di grande
formato, realizzata appositamente per questa mostra. Nell’Ex Palazzo del Podestà di BORGO SAN LORENZO, la mostra titola
“Piccola Annunciazione”. Qui è di scena Maria in posa sul panchetto (1992) congiuntamente ad alcune opere di carattere
religioso.
Successivamente, nel mese di settembre 2011, verrà presentato il catalogo - edito per i tipi de IL VICOLO Editore (pagg.144,
Euro 25,00) - che documenterà tutte le opere oggetto della rassegna, restituite negli scatti fotografici di Marcelo Bonini,
Paolo Menghetti, Sauro Bani e dell’Associazione PhotoClub Mugello, oltre ai testi istituzionali e quelli critici del Prof.
Francesco Gurrieri e dell’Arch. Marisa Zattini, congiuntamente ad alcune liriche del poeta Ivo Guasti (Barberino di Mugello,
1933) e ad un contributo del critico-poeta Giuseppe Cordoni (Viareggio, 1941).
ADRIANO BIMBI è nato a Bibbona, un piccolo paese tra la costa e la campagna livornese, nel 1952. Non ha avuto studi regolari e
l’indicazione datagli alla fine della scuola media di dedicarsi all’arte, gli è valsa la decisione di tentare di iscriversi all’Accademia di Belle Arti
di Firenze. Ha studiato “per pittore” con il maestro Fernando Farulli, a cui deve la sua formazione “umana” ed artistica e, conclusa l’Accademia,
da autodidatta, ha iniziato a fare lo scultore. Il prof. Renzo Federici ha presentato la sua prima mostra ma è stato Mario De Micheli il suo vero
precettore. A lui deve le sue prime ed importanti esposizioni alla Galleria Fante di spade, alla Permanente di Milano, al Palazzo della Triennale,
alla Galleria Valentini, tutte nella città di Milano, ma anche a Padova, Asti, Torino, Genova.
Ha realizzato monumenti per le città di Albenga, Cremona e Cesena. La Galleria “L’Affresco” di Montecatini Terme lo ha presentato in
numerose fiere d’Arte all’Expo di Bari, alla FIAC di Parigi, all’Artefiera di Bologna. L’architetto Marisa Zattini ne ha curato le mostre
a Cesena, alla Fortezza di Castrocaro Terme, a San Gimignano, a Forlì, a Sarsina. Vinicio Chiari e Fosco Masini, cultori d’arte in
Firenze, ai quali è legato da una profonda amicizia, hanno contribuito alle esposizioni a Münster, a New York e a Bruxelles. Oggi
vanta una riconosciuta considerazione come artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.