Antonio D’Acchille – Il piacere dell’illusione
Il Museo d’Arte Contemporanea e Moderna ospita nei suoi locali una mostra del pittore Antonio D’Acchille che raggruppa un grande numero di opere dell’artista abruzzese divise secondo tre tematiche ricorrenti: Le origini di Roma, le Metamorfosi, il Mito.
Comunicato stampa
Il Museo d’Arte Contemporanea e Moderna ospita nei suoi locali una mostra del pittore Antonio D’Acchille che raggruppa un grande numero di opere dell’artista abruzzese divise secondo tre tematiche ricorrenti: Le origini di Roma, le Metamorfosi, il Mito.
Partita dal quattrocento italiano, l’opera di D’Acchille è andata gradualmente recuperando altri momenti storici dell’arte europea approfondendo le motivazioni intime della sua ricerca artistica e prendendo posizione nei confronti della moda delle ‘citazioni’ che, già negli anni settanta si andava diffondendo in Europa e non solo. All’inizio degli anni ottanta D’Acchille non si trova impreparato al ritorno della pittura e della scultura intesa come confronto con la storia dell’arte. Ed è quindi naturale che egli si riconosca con quel raggruppamento di artisti che, anche se formatisi nel clima dell’avanguardia, non ritenevano sufficiente ricercare a tutti i costi il nuovo, l’inedito o l’inconsueto; e avvertivano invece la necessità di prescindere dalle ideologie e dai programmi che le grandi stagioni delle avanguardie avevano, peraltro coerentemente, esaurito.
Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, con una presentazione di Luigi Tallarico, riporta una serie di interventi dei critici che maggiormente si sono occupati dell’opera di D’Acchille: Portoghesi, Calvesi, Gatt, Spaziani.