Paolo Chiasera / Paolo Gioli
Nella mostra Motif Paolo Chiasera propone di estendere i generi pittorici includendo le pratiche curatoriali, traducendo il contenuto della mostra nel codice della pittura. La mostra personale di Paolo Gioli si intitola, invece, Dietro il volto.
Comunicato stampa
24.09.11 - 01.10.11
Settimana dell’Arte a Brescia
PAOLO CHIASERA
Motif
Inaugurazione sabato 24 settembre ore 18, fino al 12 novembre 2011
La mostra è innanzitutto una visione della mente, un pensiero che unisce le opere e attraverso di esse va costruendo un senso del mondo. Se è nel pensiero che tutto comincia questa visione può essere trasmessa allo spettatore mediante la pittura che con le sue qualità è capace di esprimere il contenuto visivo del pensiero.
Paolo Chiasera propone di estendere i generi pittorici includendo le pratiche curatoriali, traducendo il contenuto della mostra nel codice della pittura.
Exhibition Painting è una mostra che si realizza all'interno della rappresentazione.
Come ogni mostra include opere di svariati artisti, ma lavorando sul concetto elabora una produttiva differenza rispetto gli sviluppi dell'appropriation e reappropriation art.
Grazie alla libertà espressiva garantita dalla pittura, il pensiero è capace di esprimersi con forza, scavalcando l'autorità che normalmente limita la realizzazione dei nostri pensieri.
In questo senso le piccole tele in mostra si danno come spazio anarchico e simili ad una fanzine permettono di progettare un’esperienza che lo spettatore completerà con la sua contemplazione, ricostruendo lo spazio della mostra nella sua mente.
Mediante le immagini Exhibition Painting sembra radicalizzare la lezione di Lawrence Wiener riguardo il ruolo dello spettatore con la ricerca conoscitiva dell'atlante di Aby Warburg, problematizzando l'instabile relazione esistente tra il linguaggio ed il suo contesto d'uso, tra la natura e la cultura, tra il simile e la similitudine.
Motif è una mostra che include lavori di Paola Pivi, Ettore Spalletti, Sterling Ruby, Karla Black, Giulio Paolini, Jeroen De Rijke/Willem De Rooij, Ugo Rondinone.
Il motif è un brano di paesaggio; per Paul Cézanne, padre dell'arte moderna, era un certo punto di vista del monte Saint-Victoire, il pretesto in cui il pittore riconosceva l'ispirazione originaria da cui la futura opera sarebbe nata. Da lì, da quel punto naturale, prediscorsivo, tutto è cominciato e via via fino a noi... si è elaborato il linguaggio, un senso, una posizione, uno statement, sempre più in astratto, sempre più radicale, fino al minimal, per poi seguire il post-minimal, il political minimal...
Cosa è rimasto di quel silenzio? Della quiete di quel paesaggio? Di quel motif da cui tutta l'avventura moderna è incominciata?
Animali bianchi come sculture minimali (Paola Pivi, ‘Interesting’), chili e chili di prodotti cosmetici come installazioni minimali (Karla Black, ‘Principals of Admitting’), strutture minimali vandalizzate nella spiaggia (Sterling Ruby, ‘Unhabitat 1’), angeli su laminato che volano (Giulio Paolini, ‘Air’), blu ufo (Ettore Spalletti, ‘a casa...’), luci della ribalta (Paola Pivi, ‘Leoni’) su clown ubriachi e dormienti (Ugo Rondinone, ‘If There Were Anywhere but Desert’),viaggi filosofici tra natura e cultura (Jeroen de Rijke/Willem de Rooij, ‘I’m Coming Home in Forty Days’).
Minimal, minimal minimal... ma poi in fondo ciò che rimane è pur sempre quella deriva; il linguaggio combatte ma per qualche istante rivedo quella natura da cui tutto è cominciato.
Paolo Chiasera
Amorgos 2011
Paolo Chiasera è nato a Bologna nel 1978, vive e lavora a Berlino. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei sia in Italia che all’estero. Tra le principali mostre personali ricordiamo: Rote Schauspielhaus, Verein von Kunst und Kultur am Rosa Luxemburg Platz a Berlino nel 2011, Ain't No Grave Gonna Hold My Body Down, nel 2010 allo Stedelijk Museum Voor Actuele Kunst di Gent; nel 2009 Unter Freiem Himmel / Under the Open Sky, al MARTa Herford di Herford; nel 2008 Forget The Heroes, al MACRO di Roma; nel 2006 The Trilogy: Cornelius, al MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna; nel 2002 20° Livello alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Prossime esposizioni comprendono il MuseumsQuartier21 di Vienna, la Bergen Kunsthall di Bergen in Norvegia, la Gemäldegalerie di Berlino (mostra personale), il MARTa Herford di Herford.
In occasione della Settimana dell’Arte a Brescia 20 gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea inaugurano la nuova stagione espositiva. Apertura straordinaria sabato 24 settembre dalle 18 a mezzanotte
24.09.11 - 01.10.11
Settimana dell’Arte a Brescia
PAOLO GIOLI
Dietro il volto
Inaugurazione sabato 24 settembre ore 18, fino al 12 novembre 2011
GIOLI, Ligio gilio
GIOLI è un fotografo senza macchina.
GIOLI fotografa teste e corpi usando la testa.
GIOLI fa foto polverose come le bottiglie di Morandi.
GIOLI scava sempre nello stesso punto: corpo e testa.
GIOLI non rifiuta la tecnica fotografica, ne approfitta.
GIOLI vive sotto l' argine di un fiume. Forse per questo ha paura di morire.
GIOLI è dolce e irascibile contemporaneamente.
GIOLI cerca un rapporto con gli altri. Per questo molti lo temono.
GIOLI e' un pittore che filma, è un fotografo che dipinge.
GIOLI vede immagini in movimento.
GIOLI ama le metafore come il postino di Neruda.
GIOLI per la cronaca ama Girolamo Romanino e Julia Margaret Cameron. Esattamente come me.
GIOLI è come un bambino, cerca di smontare il suo giocattolo: la macchina fotografica.
GIOLI non fa istantanee, ci pensa e prepara a lungo, e poi zac!
GIOLI è come uno scavo archeologico: strati successivi uno sotto l"altro.
GIOLI cerca immagini uniche e irripetibili, simili non identiche.
GIOLI ama i buchi del corpo che spia da un buco della mano.
GIOLI mi ha fatto un ritratto con l'ultima polaroid che gli restava. Peccato, poteva farne uso migliore. Non l'ho ancora visto. Chissà come sono venuto?
GIOLI, ligio gilio.
Massimo Minini
Le opere di Paolo Gioli sono state esposte in sedi pubbliche e private in Italia, Europa, America. Tra le principali mostre personali ricordiamo quella all'Istituto Nazionale della Grafica-Calcografia di Roma nel 1981, al Musée Nicéphore Nièpce di Châlon s/Saône e al Centro Pompidou di Parigi nel 1983, alla George Eastman House, Rochester nel 1986, più volte ai R.I.P. di Arles tra il 1982 e il 1998, al P.zzo Fortuny di Venezia e al Museo Alinari di Firenze nel 1991, al Palazzo Esposizioni di Roma nel 1996, al Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello nel 2008. Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e statunitensi, tra cui il Centre Pompidou, l'Art Instritute of Chicago e il MoMA di New York.
In occasione della Settimana dell’Arte a Brescia 20 gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea inaugurano la nuova stagione espositiva. Apertura straordinaria sabato 24 settembre dalle 18 a mezzanotte.