Luigi Enzo Mattei
Nelle sale del Museo sarà esposta la ricostruzione tridimensionale del corpo dell’uomo della Sindone, realizzata dallo scultore Luigi Enzo Mattei.
Comunicato stampa
Dal 18 settembre al 30 ottobre, nelle sale del Museo sarà esposta la ricostruzione tridimensionale del corpo dell'uomo della Sindone, realizzata dallo scultore Luigi Enzo Mattei.
Mattei ha compiuto un'operazione straordinaria: partendo dall'orma impressa sullo storico lenzuolo, su cui la scienza indaga da molti secoli, ne ha ricavato una ricostruzione tridimensionale di straordinaria suggestione. Un'opera unica al mondo. Per tracciare al meglio la figura di Cristo, catturata nell'opera di Mattei, tra le mani dello scultore si sono fuse arte, scienza e fede. Arte perché è senza dubbio la mano di un artista quella che ha saputo scolpire nella materia il, seppure ipotetico, Corpo di Cristo. Scienza perché per compiere la preziosa ricostruzione, Mattei si è avvalso di documenti unici e inediti, di dati acquisiti tramite noti esperti in antropologia, anatomia e informatica presso le Università di Bologna e Padova. Ogni particolare, nella statua, ha un significato che documenta la dinamica degli eventi. Fede, infine, perché non è una qualunque scultura, non una qualunque opera d'arte e non ha, per i cristiani, lo stesso valore di una tela impressionista né di un ritratto d'autore. Quello che giace avvolto dal "rigor mortis" è il Corpo di Cristo, il Figlio di Dio.
Lo scultore bolognese, nel 2008, è stato premiato dall'Unesco che ha dichiarato le sue opere "Patrimoines pour une Culture de la Paix".
In occasione dell’inaugurazione, il 17 settembre il Professor Bruno Barberis terrà una conferenza sulla Sindone.