Fernandel. Un certain sourire
A quarant’anni dalla scomparsa di Fernandel, il Comune di Tarquinia e il Museo Parigino a Roma rendono omaggio al celebre attore francese con una ricca, inedita mostra consacrata a un mito della cinematografia mondiale. Esposte manifesti, locandine, stampe, fotografie, cartoline, riviste, libri…
Comunicato stampa
A quarant’anni dalla scomparsa di Fernandel, il Comune di Tarquinia e il Museo Parigino a Roma rendono omaggio al celebre attore francese con una ricca, inedita mostra consacrata a un mito della cinematografia mondiale.
L’esposizione, costituita da materiale francese d’epoca, è dedicata ai sui film più noti e, pertanto, anche alle vicende di Don Camillo, da lui magistralmente interpretato, il prete più celebre al mondo dopo il Papa (Definizione di Pio XII che lo volle conoscere personalmente). Straordinario personaggio, Don Camillo, alle prese con il nostro indimenticabile Gino Cervi, mirabile rappresentante di una politica tutta paesana e dispettosa ambientata a Brescello (Reggio Emilia)
La mostra Fernandel, Un certain sourire, che vanta il patrocinio dell’Ambasciata di Francia, del Comune di Grenoble e del Comune di Marsiglia, città che gli ha dato i natali (1903-1971), accoglie in parete e nelle vetrine una serie di immagini della carriera del grande attore francese in una parabola di comicità e di impegno come poche.
Considerato come il trait-d’union fra Francia e Italia, la sua straripante produzione di film si dilata nel mondo del teatro e della canzone facendo di lui uno dei personaggi più prolifici e generosi del mondo artistico europeo.
La mostra, a cura di Cesare Nissirio, Direttore del Museo Parigino a Roma e Max Nepi, Direttore Artistico di Tele-Montecarlo, costituita da documentazione francese d’epoca, vanta oltre una quindicina di grandi manifesti dei suoi film, alcune locandine, foto di scena, riviste illustrate, libri, cartoline caricaturali, dischi, spartiti e programmi di sala, schede di film e stampe illustrative.
Oltre ai documenti originali appare in mostra anche una parte documentaria, tratta per lo più dal materiale originale della mostra stessa, finemente riprodotto per facilitarne la lettura
Si tratta di una carrellata di immagini che illustrano momenti salienti della sua vita, con la sua famiglia, le sue amicizie (Maurice Chevalier e Mistinguett, Tino Rossi, Arletty, Bourvil, Liz Taylor, Marcel Achard…) i suoi film, le sue canzoni.
Il catalogo annovera i testi di Max Nepi e Cesare Nissirio.