Un record perso, un catalogo guadagnato. Si prepara per il gennaio 2012 il catalogue raisonné di Cindy Sherman
Per oltre 35 anni ha indagato nella moltitudine dei modelli di ruolo e delle identità femminili, elevando il gioco della trasformazione al suo concetto di arte. Ha iniziato studiando pittura nel 1972, all’età di 18 anni, per poi passare alla fotografia nel 1975. Perché parliamo di Cindy Sherman, una delle donne più influenti nel mondo […]
Per oltre 35 anni ha indagato nella moltitudine dei modelli di ruolo e delle identità femminili, elevando il gioco della trasformazione al suo concetto di arte. Ha iniziato studiando pittura nel 1972, all’età di 18 anni, per poi passare alla fotografia nel 1975. Perché parliamo di Cindy Sherman, una delle donne più influenti nel mondo dell’arte, grazie anche alle cifre stellari che raggiungono le sue opere negli ultimi anni? Perché a gennaio 2012 uscirà il catalogo ragionato della sua opera: Cindy Sherman. The Early Works 1975-1977, frutto di tre anni di stretta collaborazione tra Gabriele Schor e l’artista. Questa ricerca delle radici concettuali e performative della Sherman era iniziata per una mostra in programma alla galleria Verbund di Vienna, That’s me – That’s not me: Early Works by Cindy Sherman, che proporrà una cinquantina di opere che Sammlung Verbund ha acquisito sin dalla fondazione nel 2004.
Contrariamente da quanto si è sempre detto, Untitled Film Stills (1977-1980) non sono le prime opere della Sherman: l’artista tra il 1975-77 ha infatti prodotto un corpus di opere che rappresenta le basi del suo successivo lavoro. Queste opere prime furono profondamente influenzate dalle nuove forme artistiche emergenti in quel periodo, come film, video, pornografia, installazioni, performance, arte concettuale Body Art. Tre le fasi in cui si può dividere il lavoro della Sherman in quel periodo: a partire dal ritratto, attraverso l’uso del makeup e di una vasta gamma di espressioni facciali, con una serie che indaga il passaggio adolescenziale. Nella seconda fase utilizza il corpo nella sua interezza per fotografare se stessa in diverse pose, ruoli, identità; nella terza fase, infine, fa interagire diverse figure, come nelle serie del 1976 A Play of Selves, Bus Riders e Murder Mystery.
Che prezzi hanno in asta questi lavori? Nel 1997 una foto della sua prima fase ritrattistica costava 4mila euro, 19mila nel 2004, 23mila nel 2009. Della seconda fase troviamo opere vendute nel 2004 a 10mila euro, mantenendo fino al 2011 lo stesso prezzo. Della terza fase sono Scale Relationship series (1976) apparsa in asta nel 1997 a 26mila euro per 37 foto, mentre le silhouette di Bus Riders nel 2004 si poteva pagare 13mila, come oggi. Cindy Sherman ha ceduto in questi giorni il primato nel mercato della fotografia ad Andreas Gursky, primato che aveva raggiunto la scorsa primavera con Centerfolds series Untitled (1981), venduta a $3.4m contro una stima di $1.5-2m. Questo risultato si è attestato un milione al di sopra del suo record precedente nel novembre 2010, da Phillips de Pury, per una serie limitata a 6, Untitled #153. Fino al 2010 però il mercato sembrava stanco dei giochi di ruolo della Sherman, registrando un continuo saliscendi dei prezzi a partire dal 2000, dopo il grande successo registrato alla fine degli anni ‘90. Oggi i suoi prezzi sono tornati a salire, con un +90% rispetto all’inizio del 2010. Nel 2012 al MoMA è in programma una sua grande retrospettiva, che si sposterà poi al San Francisco Museum of Modern Art, the Walker Art Center di Minneapolis e al Dallas Museum of Art.
– Martina Gambillara
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