Una Prospettiva Italiana. Ma lo Sguardo Vede?
La mostra presenta opere di grandi dimensioni di tre protagonisti della fotografia contemporanea italiana e internazionale.
Comunicato stampa
Domenica 4 settembre alle ore 19:00, presso la Sala degli specchi di Palazzo Ducale a Massa, inaugura la mostra “Una Prospettiva Italiana. Ma lo Sguardo Vede?”, curata da Angela Madesani in collaborazione con Studio la Città.
La mostra presenta opere di grandi dimensioni di tre protagonisti della fotografia contemporanea italiana e internazionale.
Gabriele Basilico, Vincenzo Castella e Massimo Vitali.
L’iniziativa espositiva, fa parte del ciclo “Sguardi Contemporanei”, progettata e curata da Alessandro Romanini promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Massa-Carrara, che ha già visto in giugno la presenza di uno dei maestri dell’Arte Povera, Piero Gilardi e in luglio la mostra “Lo Sguardo che Suona” – in sinergia con il festival Lunatica - con opere di artisti internazionali legate al tema musicale (da David LaChapelle a Patti Smith fino a Storm Torgherson).
Il ciclo di mostre ospitate da Palazzo Ducale, mira a fare il punto sull’arte contemporanea, attraverso la presentazione di opere delle varie discipline espressive, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’installazione, realizzate da maestri riconosciuti, accanto a quelle delle nuove generazioni, per dare stimolo e attenzione al ricco panorama culturale del territorio e continuità alla fastosa tradizione artistica.
La mostra “Una Prospettiva Italiana”, rappresenta l’occasione per vedere la prima vera mostra pubblica che storicizza l’operato dei tre maestri, che hanno contribuito in modo determinante a conquistare alla fotografia italiana uno spazio di cittadinanza all’interno del panorama artistico internazionale.
La mostra in oggetto avrà un seguito con una serie di mostre in Europa e negli Stati Uniti .
Gabriele Basilico (Milano 1944), architetto di formazione, da sempre ha rivolto il suo obiettivo alle immagini della città, registrando con il suo caratteristico bianco e nero le loro evoluzioni strutturali e antropologiche.
Le opere esposte a Palazzo Ducale appartengono ai diversi cicli, da quelle di Bord De Mer a quelle relative alle città, che lo hanno reso famoso, da Mosca alla sua Milano, tutte caratterizzate da quell’aura di contemplazione e “lentezza dello sguardo”, che ne hanno fatto il suo peculiare stile.
Le opere a colori esposte da Vincenzo Castella (Napoli 1952) fanno parte del ciclo Siti, iniziato negli anni Novanta e ancora in corso, una sorta di work in progress, che elimina dalla fotografia la
narrazione per lasciare il ruolo di protagonista alla complessità del tempo e dello spazio nella cronaca dell’evento.
Questa sua cifra stilistica, lo ha reso noto a livello internazionale, portandolo a esporre in prestigiosi spazi in Italia e all’estero e a partecipare ad alcuni dei principali eventi espositivi internazionali come la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano.
Massimo Vitali (Como 1944), reduce da un ciclo di prestigiose mostre (dal Bass Museum di Miami, al Design Sight di Tokyo passando per il Musèe de la Monnaie di Parigi)da sempre attratto dai grandi spazi collettivi, spiagge, discoteche, parchi, luoghi nei quali si celebrano i riti sociali e di aggregazione, coglie con le sue immagini il reiterarsi delle dinamiche relazionali, liberate dai codici comportamentali circadiani per riconquistare uno spazio di libertà ai loro corpi.
Le fotografie di spiagge presentate in mostra, incarnano questo principio informativo della sua opera. In mostra sarà presente materiale documentario sugli artisti