Exhibiting the collection | 1950-2010
La mostra Exhibiting the collection 1950-2010. Progetti dalle collezioni del MAXXI Architettura presenta una selezione di oltre 70 opere per 18 architetti, la maggior parte delle quali mai esposte prima, tutte provenienti dalle collezioni del Museo di Architettura.
Comunicato stampa
EXHIBITING THE COLLECTION 1950-2010
Progetti dalle collezioni del MAXXI Architettura
Carlo Aymonino/ Costantino Dardi/ Giancarlo De Carlo/ Vittorio De Feo/
Michele De Lucchi/Yona Friedman/ Toyo Ito/Rem Koolhaas/
Sergio Musmeci e Zenaide Zanini/ Jean Nouvel/ Lucio Passarelli/ Ludovico Quaroni/
Aldo Rossi/ Maurizio Sacripanti/ Paolo Soleri/ Tommaso e Gilberto Valle/ Michele Valori
INAUGURAZIONE: 8 settembre 2011
APERTURA AL PUBBLICO: 9 settembre 2011 - 13 novembre 2011
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
www.fondazionemaxxi.it
Roma 8 settembre 2011. Il modello di 4 metri e mezzo del Ponte di Messina progettato da Sergio Musmeci e Ludovico Quaroni, gli edifici di Giancarlo De Carlo per la ricostruzione di Beirut, il parco per la talassoterapia ad Alicante disegnato da Toyo Ito, le scenografie di Costantino Dardi per il film di Peter Greenaway Il ventre dell’architetto, la ricostruzione della Fenice di Venezia di Aldo Rossi, i ponti di Paolo Soleri e le Cartoline Postali di Yona Friedman: la collezione del MAXXI Architettura è per la prima volta protagonista di una mostra.
“Con questa mostra - spiega Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura – inizia la serie degli allestimenti annuali della collezione permanente di architettura, che intende presentare al pubblico, a rotazione, il patrimonio di disegni, progetti, schizzi, modelli e documenti conservati dal Museo. Questa prima selezione di autori e opere e' significativa del raggio di azione del MAXXI Architettura che da una parte e' rivolto alle vicende italiane del Novecento, dall'altra alla ricerca architettonica più attuale e internazionale”.
Con EXHIBITING THE COLLECTION 1950-2010. Progetti dalle collezioni del MAXXI Architettura,a cura di Maristella Casciato, Laura Felci e Esmeralda Valente, il pubblico del museo potrà scoprire le nuove acquisizioni e approfondire con video ed interviste la conoscenza dei protagonisti e dei progetti che hanno segnato la storia dell’architettura italiana dal Novecento ad oggi.
La mostra espone una prima selezione di oltre 70 tra disegni e modelli di 19 autori, la maggior parte dei quali mai esposte prima, provenienti dalla collezione del museo di Architettura, che a partire dal 2001 ha raccolto oltre 50.000 elaborati progettuali, 25.000 fotografie, diapositive, lastre fotografiche, numerosi modelli, corrispondenza e documenti, sculture, tempere, volumi e periodici, video e registrazioni audio. Si tratta di materiali ricchissimi, di grande valore artistico e documentale, arrivati al museo per strade diverse: acquisiti grazie al sostegno pubblico e degli amici del museo, donati dai progettisti o dai loro eredi, depositati in comodato, prodotti esplicitamente per il MAXXI in occasione di esposizioni o altri eventi.
“Atto essenziale nella vita di un museo, la costituzione di una collezione indica il modo nel quale l’istituzione manifesta la doppia intenzione della cura verso documenti storici e opere d’arte e del lavoro necessario a renderli accessibili a un uso pubblico o privato. – afferma Maristella Casciato, curatrice della mostra – Questo atto, che si traduce nella costituzione di un archivio in perenne crescita, rappresenta una delle finalità essenziali del MAXXI Architettura”.
La mostra comprende anche un focus sul Concorso internazionale di progettazione bandito da Ministero per i Beni e le Attività culturali per la realizzazione del MAXXI, iniziato con la presentazione del progetto vincitore di ZAha Hadid Architects (in occasione dell'inaugurazione del Museo) che vede oggi la presenza in questa rassegna di tre dei quindici progetti selezionati per la seconda fase del concorso. In particolare si tratta della proposte di Michele De Lucchi, che presentava una piccola città illuminata da luce naturale, di Rem Koolhaas che divideva l’area in due zone separate da un muro, una pubblica e una privata e di Jean Nouvel che conservava l’edificio perpendicolare a via Guido Reni creando un museo-terrazza con atelier, piccole case, ristoranti e bar. Gli altri progetti saranno visibili nel prossimi allestimenti.