Lucia Lamberti – Slow Speed
Slow Speed è la prima mostra personale di Lucia Lamberti a Venezia. L’esposizione s’inserisce nelle serie di eventi selezionati da scatolabianca in occasione della Biennale di Venezia. In un periodo così importante per la città e per l’arte contemporanea internazionale l’obiettivo di scatolabianca è quello di dare spazio ai giovani talenti emergenti più rappresentativi del panorama italiano.
Comunicato stampa
Slow Speed è la prima mostra personale di Lucia Lamberti a Venezia. L’esposizione s’inserisce nelle serie di eventi selezionati da scatolabianca in occasione della Biennale di Venezia. In un periodo così importante per la città e per l’arte contemporanea internazionale l’obiettivo di scatolabianca è quello di dare spazio ai giovani talenti emergenti più rappresentativi del panorama italiano.
Pittrice salernitana Lucia Lamberti ha sempre effettuato una ricerca nella direzione del sociale indagando universi che vanno dal ciclo delle Girls Gun ricavate da frames di serie televisive cult in cui la donna è sempre protagonista attiva o passiva di un atto violento ad atmosfere più retrò incentrate su luoghi industriali e scorci urbani. Ciò che interessa all’artista è sottrarre alle figure gli elementi più estetizzanti per far affiorare più forte il senso del colore e la temperatura caratteriale di ciò che accade. Lamberti passa da quadri di grandi dimensioni ad oli e acquarelli molto piccoli nei quali i contorni si fanno più precisi e delineati. Quello che colpisce dei suoi lavori è la narrazione che si muove sottile sul filo della memoria e di una rappresentazione bloccata nell’istante prima che qualcosa accada. In tal senso il suo pennello è sapiente e intriso di poesia frammista ad un elevato retaggio concettuale e culturale. L’opera di Lamberti cattura l’immagine in istanti congelati tenendo lo spettatore con il fiato sospeso come si trattasse di una visione cinematografica messa improvvisamente in pausa proprio nel momento di massimo pathos.
La mostra Slow Speed è stata concepita e realizzata da Lucia Lamberti durante la recente residenza a Lipsia. Il percorso dei lavori si articola attorno alla storia di un porto che sta diventando una sorta di museo involontario della Guerra Fredda, con tutta la lentezza che tale processo evoca. Si tratta del progetto di Kaliningrad per raccontare il quale Lamberti ha incorniciato 12 cartoline dipinte ad olio. Al centro della sala dieci pagine di formato A4 contengono l’espertizzazione del generale Fabio Mini sulle navi riprodotte dall’artista. Una grande tela Bacino di carenaggio invita alla visione di due lavori tratti da due postcards che sono state inviate a Lamberti da una anziana signora tedesca, nata a Koenisberg prima che la città venisse sovietizzata. Questi reperti rappresentano per la donna il suo personale ricordo di quell'area, e per questo motivo è stata entusiasta di metterle a disposizione dell’atto creativo di Lamberti e di prestarle per essere esposte fisicamente nella mostra veneziana. Dopo Slow Speed le due cartoline ritorneranno alla sua proprietaria arricchite dalla presenza dell’arte che, se messa a disposizione della collettività può costituire, come nel caso dell’opera di Lamberti, un necessario quanto straordinario massaggio concettuale del muscolo atrofizzato della coscienza collettiva.