Vincenzo Torcello – Il pane e la sua canzone
In mostra cinque serie da tredici pezzi ciascuna compongono questo nuovo lavoro di Torcello, un’opera in cui dall’immagine del pane stampata su fogli di carta, si arriva gradualmente alla presentazione del pane vero.
Comunicato stampa
Ligure di nascita, toscano d'adozione,
pittore, scrittore, traduttore attivo nel
mondo delle avanguardie artistiche e
fondatore nel 1973 assieme all'artista
belga Jean Raine del Movimento
Subrealista, Vincenzo Torcello
affianca all’attività di antiquario, quella
di artista, impegnato nella tessitura di
poesie visive e tattili condensate in
lavori polimaterici.
Dalle foglie ai semi stagliati su
orizzonti di pergamene antiche e
arricchiti da pennellate policrome, la
sintesi poetica tra cultura e natura
prosegue nell’uso del pane, alimento
simbolo per eccellenza del nutrimento,
ma anche dell’inscindibile legame
universale tra gli uomini e degli uomini
alla terra e ai suoi cicli. Nella sua
opera dunque, tutta la potenza della vita racchiusa in un seme esplode per manifestarsi in quello che è la sua elaborazione
culturale più nobile, antica e diffusa. Cinque serie da tredici pezzi ciascuna compongono questo nuovo lavoro di
Torcello, un’opera in cui dall’immagine del pane stampata su fogli di carta, si arriva gradualmente alla
presentazione del pane vero. Tocchi minimali di colore sulla materia prima, sono quanto rimane nell’ultima serie
delle fasi intermedie che scandiscono il passaggio dall’informazione pura, rappresentazione dell’oggetto, alla sua
materializzazione, passando per fogli di carta impastati con la farina, al pane, poggiato direttamente sui fogli e
dipinto nelle tre serie centrali. Qui la pittura veicola significati simbolici legati ai colori utilizzati: il celeste spirituale legato
all’universo e quanto non si può fisicamente afferrare; il giallo dell’energia che attraversa la materia, il rosso della passione
che entra nella carne e la rende sensibile. Infine, solo e semplicemente pane, come la più naturale e allo stesso tempo più
grande delle scoperte, quella delle cose concrete con cui abbiamo a che fare tutti nella vita e nel suo “impasto” dal quale
tutto comincia e senza il quale nessuno dei nostri voli pindarici nel mondo delle idee avrebbe senso e sostanza. (…)
Martina Coletti (D’ARS n°207)
Info: Vincenzo Torcello Via IV Novembre, 4 50026 San Casciano (FI),t. 055 820609 / 338 2062908