Ugo Attardi – Dipinti scultura ed opera grafica
La mostra si compone di quattro grandi dipinti ad olio su tela dei primi anni ’90, alcune sculture in bronzo e circa venti tra incisioni e litografie realizzate dall’artista a partire dagli inizi degli anni ’80.
Comunicato stampa
Il 15 settembre 2011, presso la Galleria Edarcom Europa in via Macedonia n. 16 a Roma, si inaugura la mostra "Ugo Attardi | Dipinti, scultura ed opera grafica”. Continua così, dopo la mostra tributo a Renzo Vespignani dello scorso mese di giugno, l'omaggio della Galleria Edarcom Europa a quelle personalità dell'arte italiana che hanno caratterizzato il panorama culturale della seconda metà del '900 percorrendo, e in qualche caso anticipando, le linee della pittura contemporanea.
La mostra si compone di quattro grandi dipinti ad olio su tela dei primi anni '90, alcune sculture in bronzo e circa venti tra incisioni e litografie realizzate dall'artista a partire dagli inizi degli anni '80.
Nota biografica (da Wikipedia)
Ugo Attardi nasce a Sori (Ge) il 12 marzo 1923. Il padre, sindacalista e componente attivo nella 'Federazione dei Marittimi', originario di Santo Stefano Quisquina, piccolo borgo in provincia di Agrigento, è costretto dal regime fascista a lasciare la Liguria per tornare in Sicilia. Trasferitosi insieme alla famiglia a Palermo, incuriosito dalla pittura e dalle sue tecniche, fin da piccolo (nel tempo libero aiutava lo zio paterno, vecchio pittore di ritratti e paesaggi) inizia a frequentare l'Accademia di Belle Arti e successivamente la facoltà di Architettura. Nel 1945 si trasferisce a Roma, ospitato da Pietro Consagra, a sua volta ospite di Renato Guttuso, e frequenta la trattoria Fratelli Menghi, punto d'incontro per registi, sceneggiatori, poeti e pittori quali Emilio Vedova, Mario Mafai, Pericle Fazzini, Corrado Cagli, Antonello Trombadori, Antonio Corpora, Piero Dorazio. Il clima ricco di iniziative culturali e civili del dopoguerra gli consente di riprendere con slancio la propria ricerca. Con alcuni giovani artisti, nel 1948, costituisce il movimento Forma Uno, di orientamento astratto, maturando tuttavia visioni divergenti rispetto al resto del gruppo. I suoi compagni sono Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Guerrini, Maugeri, Achille Perilli e Giulio Turcato. Nei primi anni Cinquanta orienta la sua arte verso l'espressionismo, ispirandosi tra gli altri a Francis Bacon e George Grosz, affiancando alla propria attività di artista l'impegno politico all'interno del Partito Comunista Italiano. L'esigenza di sperimentare un rapporto nuovo e visionario con la realtà lo portò ad allontanarsi dall'astrattismo, per studiare una propria forma di espressionismo. Nel 1952 e nel 1954 è invitato alla XXVI ed alla XXVII Biennale di Venezia. Nel 1958 partecipa alla fondazione e inizia la collaborazione col giornale di cultura e politica "Città Aperta", insieme a Tommaso Chiaretti, Elio Petri, Renzo Vespignani, Mario Socrate. Nei primi anni sessanta partecipa a numerose esposizioni sia in Italia che all'estero. Nel 1961 fonda con altri artisti, tra i quali Renzo Vespignani, Ennio Calabria e Piero Guccione, il gruppo Il Pro e il Contro. Un viaggio in Spagna lo indirizza verso la riscoperta dei classici e all'approfondimento degli studi storici. Muore a Roma a 83 anni il 21 luglio 2006.