Marinella Senatore – Filming the process
Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, Salerno, 1977) realizza un workshop con venti dipendenti della società Elica, affiliata italiana della multinazionale tedesca Biotronik, leader nel campo della tecnologia biomedicale.
Comunicato stampa
Fondazione Ermanno Casoli
in collaborazione con Biotronik Italia Spa
e con Hic et Nunc Srl
presenta
Marinella Senatore
Filming the process
workshop dell’artista con i dipendenti di Biotronik Italia Spa
nell’ambito del progetto di formazione
E-STRAORDINARIO
Milano, DOCVA Documentation Center for Visual Arts
Fabbrica del Vapore
23-24 settembre 2011
a cura di Marcello Smarrelli
Da sempre impegnata nell’ideazione e nella realizzazione di attività che favoriscono il dialogo fra arte e impresa, la Fondazione Ermanno Casoli realizza per la prima volta insieme all’azienda Biotronik Italia Spa E-STRAORDINARIO, un progetto nato per promuovere l’arte contemporanea come strumento di formazione, già sperimentato con successo all’interno del Gruppo Elica. Per l’occasione l’artista Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, Salerno, 1977) realizza un workshop con venti dipendenti della società, affiliata italiana della multinazionale tedesca Biotronik, leader nel campo della tecnologia biomedicale.
L’iniziativa, che si svolge venerdì 23 e sabato 24 settembre a Milano presso il DOCVA, centro di documentazione per le arti visive fondato da Careof e Viafarini all’interno della Fabbrica del Vapore, è curata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione, e si avvale della collaborazione di Giovanni Boano, trainer specializzato in formazione manageriale della società Hic et Nunc.
Il progetto proposto da Marinella Senatore, dal titolo Filming the process, è mirato a incentivare la coesione e la cooperazione fra i partecipanti attraverso l’uso della pratica cinematografica, modalità espressiva scelta per la sua struttura corale. L’artista vuole puntare il focus degli incontri sulla capacità di collaborare e di sviluppare un lavoro di gruppo, dove le aree di intervento dei singoli componenti e le possibilità di contaminazione tra i linguaggi e le competenze individuali vengano gestite in favore di un pensare collettivo e di un obiettivo condiviso.
Come spiega Giulio Carini, Finance & HR Director di Biotronik Italia Spa: “Nell’arte contemporanea, come nel lavoro in azienda, lo scambio di conoscenze, lo studio e la ricerca costanti sono fondamentali per ottenere dei risultati positivi. Inoltre, l’idea d’introdurre l’arte nei progetti formativi ci è sembrata perfetta anche per l’aspetto etico che questa apporta all’operazione: come Biotronik punta al miglioramento della qualità di vita dell’uomo, sviluppando e producendo l’eccellenza tecnologica per combattere le malattie cardiovascolari, così l’arte restituisce importanza e centralità alle persone”.
Nei suoi lavori Marinella Senatore, che utilizza fotografia, disegno, video, installazione e suono, ha spesso coinvolto intere comunità nel procedimento creativo, facendo diventare il pubblico co-autore delle sue opere. “La sua ricerca artistica, basata soprattutto sul concetto di partecipazione, risulta particolarmente adatta per un’esperienza formativa volta a rafforzare lo spirito di gruppo e il senso di appartenenza”, afferma Marcello Smarrelli, che aggiunge: “all’interno di ambienti organizzati abbiamo sperimentato, con le attività della Fondazione, come l’arte possa diventare un catalizzatore capace di stimolare il pensiero, permettendo di cambiare punti di vista ormai codificati, condizione necessaria per innescare nuovi comportamenti”.
Al termine delle due giornate Giovanni Boano, rivisitando l’esperienza vissuta con Marinella Senatore, guiderà i partecipanti nella traduzione delle metafore artistiche in comportamenti organizzativi pratici, agibili con efficacia nella realtà lavorativa. “Perché contaminare arte contemporanea e formazione? In quanto attivatrice metaforica di pensiero - spiega Boano - l'arte contemporanea rompe i paradigmi tradizionali dell'apprendimento degli adulti e trasferisce un messaggio formativo di alto spessore etico, con un impatto emotivo e cognitivo sui partecipanti incomparabilmente più potente di qualsiasi altra metafora finora utilizzata in azienda".
La scelta di svolgere il workshop negli spazi del DOCVA, luogo dinamico di archiviazione, produzione e divulgazione dell'arte contemporanea emergente, aperto alla multidisciplinarietà, risulta particolarmente coerente con lo spirito del progetto: se è vero che con l’attività formativa della Fondazione Ermanno Casoli l'arte entra in azienda, in questo caso avviene anche che l'azienda esca dai propri spazi per entrare in quelli deputati all'arte.
Per E-STRAORDINARIO la Fondazione Ermanno Casoli ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.