Cristiano Carotti – Drawings
In mostra grandi lavori su carta di un artista solito lavorare su grandi pannelli di carta, e che è stato recentemente finalista sia del premio Italian Factory che del Combat Prize e che Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani hanno voluto per il Padiglione regionale umbro della Biennale di Venezia.
Comunicato stampa
Pop surrealist assolutamente nostrano, bricoleur di icone pop e modernariato da salotto buono, collezionista di manichini metropolitani e case di bambola, Cristiano Carotti (Terni, 1981) è un giovane artista umbro che, nel corso dell'ultimo anno, si è imposto all'attenzione della critica e dei collezionisti. Dopo la fortunata mostra site specific alla galleria Miomao di Perugia, è stato finalista del premio Italian Factory e del Combat Prize, ed è tra gli artisti selezionati, da Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani, per rappresentare l'Umbria nel padiglione regionale della Biennale 2011 allestito a Palazzo Collicola a Spoleto.
In teatrini dell'assurdo, dove Moira Orfei amoreggia con un minotauro incravattato, un corvo gracchia di vampiri e di banditi passati all'RX, un lupo terrorista minaccia bersagli salottieri, Yuri Gagarin impigiamato profetizza il volo, miti, riti e nuovi ex voto del nostro tempo sono passati al frullatore di stili e formule contaminati: collage, prelievi street, slogan a stencil, pittura sporca sono la tavolozza circense e free jazz di uno degli artisti più promettenti del Paese.
Su tutto, aleggia lo spirito patronale di Vinicio Capossela, che, nel testo inserito nel catalogo della mostra disponibile da Mondo Bizzarro, ritrova, nelle opere di Carotti, "figure antiche che si muovono nell'ipertrofia di Tokyo". Figure e immagini di un tempo che è il nostro, un'epoca in fiamme: un pop ipertrofico, scoppiato, decadente.