La città di Dio

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA MICHELE DE NAPOLI
c.so Dante,9 , Terlizzi, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
30/09/2011

ore 19

Contatti
Email: adsum.arte@libero.it
Sito web: http://www.retearte.it
Generi
arte contemporanea, collettiva

La dimensione dell’uomo accolta da Dio: III Triennale di Arte Sacra.

Comunicato stampa

LA CITTA’ DI DIO
La dimensione dell’uomo accolta da Dio

III Triennale di Arte Sacra

venerdì 30 settembre 2011 alle ore 19,00 vernissage della mostra

presso : Pinacoteca “Michele De Napoli”
c.so Dante,9 - Terlizzi

dal 30 settembre al 29 ottobre 2011

interverranno: S.E. Mons. Luigi Martella - Vescovo della Diocesi
Vincenzo Di Tria - sindaco del Comune di Terlizzi
Domenico Paparella - assessore alla Cultura Comune di Terlizzi
Don Franco Vitagliano - Sacerdote della Concattedrale di Terlizzi
Luigi Dello Russo - critico e storico dell’arte

Espongono: M. Addamiano, C. Allegretta, M. Bonaduce, F. Bratta, L. Cacucciolo, C. Cavalieri, N. Ciccolella, M. Colonna, V. Cotugno, E.de Leo, V.de Leo, P. De Scisciolo, M. De Nicolo, G. Esposito, G. Fioriello, C. Fusca, G. Giancaspro, P. Guastamacchia, A. Lamorgese, A. Laurelli, M. A Mezzina, L. Morelli, G. Morgese, P. Ober, M. Paloscia, M. Pansini, S. Pelle, P. Petrucci, A. Russo, D. Scarongella, D. Sforza, F. Tullo.

Eventi:

8 ottobre ore 19.00 Concerto per clavicembalo e voci con Margherita Porfido (clavicembalo), Giulia Calfapietro (mezzosoprano), Lucia Rotunno (soprano).
14 ottobre ore 19.00 “Città di Dio, città dell’uomo”. Immagini e riflessioni
a cura dell’arch. Domenico Sforza.
15 ottobre concerto coro cattedrale diretto da don Angelo Antonio Magarelli.
22 ottobre ore 19.00 Concerto per organo con Grazia Salvatori (organista)
presso Concattedrale Terlizzi.

Catalogo: editrice “Ed Insieme”

Orari di apertura:
vernissage 30 settembre,h 19
apertura straordinaria 1-2-3 ottobre ore 18.00-20.00
8–14–15–22 ottobre ore 19.00- 21.00 per serate musicali e conferenza sul tema.
dal martedì al sabato dalle ore 10.00-13.00 venerdì e sabato ore 16.00 – 19.00 chiusa festivi.

Per info e visite guidate cell. 347 6502478
Ingresso gratuito

Arte sacra e 'sacralità' dell'arte

Nella vulgata quotidiana e mediatica con l'espressione 'arte sacra' si fa riferimento ad una 'sezione' o 'parte' dell'arte, la cui espressività di forme sottende contenuti religiosi, se non specificatamente cattolici o più latamente cristiani. Nulla di più errato. Tutte le religioni e tutte le aspirazioni o ricerche di spiritualità hanno un'arte sacra: un mandala tibetano, un crocifisso cattolico, un candeliere ebraico, per citare solo alcuni esempi, i più diffusi, sono forme diverse ma tutte
manifestazioni oggettuali del sentimento della sacralità: il sacro infatti non ha confini, ma vastità sia nel tempo storico che nello spazio geografico.
Iniziando da questa denotazione strutturale di tutte le forme religiose il berbero Agostino, futuro vescovo di Ippona , cercò la sua verità: si convertì infatti al cattolicesimo nel 387 dopo 33 anni di ricerca della verità durante i quali assimilò manicheismo e neoplatonismo plotiniano, cultura classica greco-romana e contemporanea. Il suo iter interiore è felicemente narrato nelle 'Confessioni', ma il suo testo più 'solido' rimane il 'De civitate Dei'.
Scritto tra il 413 e il 426, diviene un testo fondamentale della Chiesa di Roma nel rifiuto della vecchia concezione della ciclicità della storia e inaugurandone la nuova visione teologica, come cammino dell'umanità - con l'aiuto della 'Grazia ' divina - verso forme di più alto livello di spiritualità. Infatti dalla 'caduta ' dei progenitori Adamo ed Eva il mondo fu diviso in due città : quella degli uomini o terrena e quella di Dio o celeste, cui è possibile giungere rispondendo al potente appello degli oppressi e degli infelici di ogni tempo.
Tutto questo perchè il tema proposto inizialmente agli artisti era proprio l'agostiniano 'De civitate dei', ma quest'ultimi “ si pigliano la licenza che si pigliano i poeti et i matti..” per cui si sono mossi liberamente seguendo il loro spirito creativo e proprio perciò attingendo ad altre e diverse fonti di ispirazione tra cui il testo poetico “Silenzi e Parole”, ultimamente pubblicato, del concittadino don Michele Cipriani.
Ed è proprio questa la 'sacralità' dell'arte: la libertà soggettiva dello sguardo individuale..e ciò è tanto più necessario e vitale quando si vive in tempi, come i nostri, dominati da eterodirezioni
manipolanti dei mass-media monocratici che propinano continuamente intrattenimenti narcotizzanti ed omologanti. La espressività deve essere 'altra', eretica ed eversiva, oltre che nomade e meticcia, per cui si costituisce così il valore fondante dell'arte: la compresenza delle autenticità differenti tale da formare e garantire individualità autonome di cittadinanza politica e di
interiorità intellettual-psichica.

Luigi Dello Russo