Consilioque manuque
Il percorso, ordinato cronologicamente, testimonia, attraverso i manoscritti laurenziani, lo sviluppo della chirurgia, dalla traumatologia della Grecia antica, presente nei poemi omerici, ai trattati del Corpus Hippocraticum, alla chirurgia romana, con il De medicina di Celso e la Naturalis Historia di Plinio, al bacino del Mediterraneo con le opere tradotte dall’arabo di Avicenna e Albucasis, passando attraverso la Scuola medica salernitana fino alle scuole dell’Italia centro settentrionale in un percorso che giunge fino al XVIII secolo.
Comunicato stampa
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana (Piazza San Lorenzo 9) inaugurazione domenica 2 ottobre ore 16.45
Saranno presenti:
Maddalena Ragni, Direttrice Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Gian Franco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Firenze
Francesco Tonelli, Professore ordinario di Chirurgia generale, Università degli Studi di Firenze
Introdurrà la mostra
Donatella Lippi, Professore di Storia della Medicina e Medical Humanities, Università degli Studi di Firenze
Dal 3 ottobre 2011 al 10 gennaio 2012 apre al pubblico la mostra “Consilioque manuque. La chirurgia nei manoscritti della Biblioteca Medicea Laurenziana”.
Consilioque manuque è il motto della Académie Royale de Chirurgie, fondata a Parigi nel 1731, che apriva la strada alla chirurgia come disciplina accademica.
Il percorso, ordinato cronologicamente, testimonia, attraverso i manoscritti laurenziani, lo sviluppo della chirurgia, dalla traumatologia della Grecia antica, presente nei poemi omerici, ai trattati del Corpus Hippocraticum, alla chirurgia romana, con il De medicina di Celso e la Naturalis Historia di Plinio, al bacino del Mediterraneo con le opere tradotte dall’arabo di Avicenna e Albucasis, passando attraverso la Scuola medica salernitana fino alle scuole dell’Italia centro settentrionale in un percorso che giunge fino al XVIII secolo.
Fra i pezzi esposti, si annoverano alcuni esemplari di particolare interesse come il papiro del IV secolo contenente un frammento del De morbis muliebribus di Sorano; il manoscritto contenente la collezione dei testi chirurgici di Niceta, confezionato a Costantinopoli ed acquistato per la Biblioteca di Lorenzo il Magnifico, il Canon medicinae di Avicenna, riccamente miniato a Ferrara alla metà del Quattrocento; il manoscritto francese della Chirurgia magna di Lanfranco da Milano.
La produzione manoscritta è integrata da alcune opere a stampa concesse in prestito dalla Biblioteca Biomedica dell’Università di Firenze, nonché da alcuni esemplari a stampa e strumenti della collezione privata Piero Conti e da alcuni strumenti chirurgici di varie epoche concessi in prestito dalla Accademia di Storia dell’arte sanitaria di Roma. E’ esposto anche il calco del cranio di Lorenzo duca di Urbino del Museo di Storia Naturale di Firenze accanto all’opera di Iacopo Berengario da Carpi, considerato il padre della chirurgia cranica, che lo curò per la ferita cranica che si era procurato nel 1517 nell’assedio del castello di Mondolfo.
Una vetrina in particolare è dedicata al medico Antonio Cocchi (1695-1758) che, proprio in Biblioteca Laurenziana, lavorò sul codice contenente la collezione di scritti chirurgici greci di Niceta, il cimelio di epoca bizantina in bella mostra nelle prime vetrine. A proposito del codice di Niceta va sottolineata come esemplare la vicenda storica di questa fonte manoscritta del X secolo.
La mostra ha un duplice piano di lettura: è esposizione dello sviluppo della chirurgia attraverso le fonti manoscritte ed è mostra dei manoscritti stessi in quanto fonte del sapere e della tradizione dei testi.
Consilioque manuque… è organizzata in occasione del 113° Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia, che si tiene a Firenze dal 2 al 5 ottobre.