Luca Vitone – Trame
Trame di Luca Vitone mette in scena una contraddizione che anima in modo insanabile ogni storia: da un lato la soggettività di ogni racconto, ed ancor prima di ogni memoria, e dall’altro la tensione verso il dato documentario, la ricostruzione oggettiva degli eventi, la prova visiva e materiale di ciò che fu presente inconfutabilmente, almeno per un attimo, di fronte all’esattezza dell’obiettivo fotografico.
Comunicato stampa
La Videoteca GAM presenta le opere realizzate in occasione dell’edizione Video di Eco e Narciso, Programma di Arte Pubblica della Provincia di Torino, a cura di Rebecca De Marchi ed Elena Volpato. A partire dal 4 ottobre sarà visibile al pubblico “Trame” di Luca Vitone.
Trame di Luca Vitone mette in scena una contraddizione che anima in modo insanabile ogni storia: da un lato la soggettività di ogni racconto, ed ancor prima di ogni memoria, e dall’altro la tensione verso il dato documentario, la ricostruzione oggettiva degli eventi, la prova visiva e materiale di ciò che fu presente inconfutabilmente, almeno per un attimo, di fronte all’esattezza dell’obiettivo fotografico.
Proprio dal fascino di testimonianza materiale, d’impronta del reale, che possiedono le vecchie foto in bianco e nero, Vitone parte per comporre una sequenza di dissolvenze tipica del documentario tradizionale attraverso scene tratte dalla storia del villaggio. Ma a quella sequenza non segue la tipica intervista televisiva con cui si è soliti trasporre la soggettività della memoria personale in dati di storia orale ma, all’opposto, ci si presenta il ritratto di uno dei momenti più intimi in cui una persona possa essere colta: mentre guarda l’immagine di se stessa parlare di fronte a un obiettivo, prestandosi proprio a quel tipo di interviste nelle quali il personale si sublima nella storia comune e generale. In questo gioco di specchi che ci mostra gli abitanti del Villaggio Leumann mentre guardano se stessi in un documentario dedicato alla storia del villaggio, Vitone restituisce un valore tutto emotivo al ricordo: dallo spazio della narrazione comunitaria allo spazio dell’emozione intima e personalissima.
L’opera si chiude a cerchio sul piano temporale, con una carrellata di scatti fotografici a colori che ripetono nel tempo presente la sequenza, l’inquadratura e la scena ritratta delle fotografie in bianco e nero di apertura. Così il trascorrere del tempo viene negato nella perfetta specularità d’immagini passate e presenti e il razionale del documento affonda nel sensibile delle emozioni. La storia come in altri lavori di Vitone, lascia il passo alla dimensione più complessa, metà personale e metà originaria della tradizione.
Luca Vitone
Trame, 2010
colore suono, 12’54”