A.A.A. L’Arte di Amare l’Arte
Asta benefica di opere d’arte di 20 artisti delle 20 regioni italiane. Venti noti artisti all’Archivio di Stato di Roma, Sant’Ivo alla Sapienza, “Sala Alessandrina”, per i centocinquantanni dell’Unità d’Italia, a cura della Fondazione CittàItalia.
Comunicato stampa
Dal 2006 molti artisti contemporanei italiani collaborano con la Fondazione CittàItalia per favorire il restauro dei beni culturali a rischio, donando una propria opera.
Grazie a questo generoso gesto, la Fondazione CittàItalia promuove il progetto A.A.A. L’Arte di Amare l’Arte, aste benefiche tenute in occasione di eventi espositivi presso prestigiosi spazi museali, i cui proventi consentono il restauro di beni altrimenti dimenticati o destinati ad un’irreparabile perdita. Dal 2009, inoltre, la Fondazione si è impegnata a rendere accessibili anche a persone diversamente abili capolavori del nostro straordinario patrimonio culturale, dando un significato speciale all’iniziativa A.A.A. L’Arte di Amare l’Arte, che diventa così un evento esclusivo dedicato all’arte per tutti. Con i proventi dell’asta del 2009 e del 2010, tenutesi rispettivamente presso La Triennale di Milano e la Galleria degli Uffizi, la Fondazione ha finanziato i bassorilievi prospettici per non vendenti e ipovedenti dell’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci e della Nascita di Venere di Sandro Botticelli, ora posizionati accanto ai capolavori originali, avvalendosi della collaborazione del Museo tattile di pittura antica e moderna Anteros dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna.
Questa volta, arte e charity si incontreranno a Roma, grazie alla generosità di 20 grandi artisti in rappresentanza delle 20 regioni italiane e all’impegno della Fondazione CittàItalia, che ha promosso l’evento in collaborazione con l’Archivio di Stato di Roma. L'asta benefica si terrà il 6 ottobre p.v., alle ore 20.00, presso la Sala Alessandrina del Complesso di Sant'Ivo alla Sapienza. Con i proventi della serata la Fondazione finanzierà il bassorilievo prospettico per non vedenti e ipovedenti del capolavoro di Raffaello Sanzio La Fornarina (1520 ca., Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma. Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, Roma), e i restauri del dipinto di Pierre Subleyras Nudo femminile di schiena (1740 ca., Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma. Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, Roma) e di un fondamentale Atto notarile datato 7 settembre 1498, che documenta la presenza di Michelangelo Buonarroti “statuario fiorentino” in casa del banchiere Giacomo Galli, suo protettore e mecenate (Archivio di Stato di Roma, Collegio dei notai capitolini).