Hu Youben – Paper Emotions
Concepita appositamente per il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano e a cura di Manuela Lietti, la mostra “Paper Emotions” (Emozioni di carta) rappresenta la prima personale in Italia di Hu Youben (Pechino, 1961), noto artista cinese pioniere della tecnica dell’inchiostro su carta rivisitata in chiave contemporanea.
Comunicato stampa
Concepita appositamente per il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano e a cura di Manuela Lietti, la mostra “Paper Emotions” (Emozioni di carta) rappresenta la prima personale in Italia di Hu Youben (Pechino, 1961), noto artista cinese pioniere della tecnica dell’inchiostro su carta rivisitata in chiave contemporanea. L’inchiostro, la carta cinese xuan e in questo caso anche la carta fatta a mano dai mastri cartai di Fabriano sono il leitmotiv dell’evento. Scopo della mostra, realizzata durante l’anno della cultura cinese in Italia, è presentare al pubblico italiano la poetica che Hu Youben ha fatto sua da diversi decenni rivoluzionando un genere che altrimenti sarebbe stato destinato a restare ai margini della contemporaneità.
Hu Youben ha saputo spingere i limiti di un genere altamente rispettato ma dal sapore desueto verso territori inesplorati, attuando una rivoluzione non semplicemente formale ma volta a ridefinire l’essenza stessa della tecnica dell’inchiostro su carta. L’inchiostro e la carta, una volta parte del vocabolario visivo di Hu Youben trascendono la loro valenza bi-dimensionale: l’inchiostro è usato con tale audacia cromatica da rendere le pennellate segni tangibili; la carta, non importa se pazientemente piegata o energeticamente trasformata in polpa, assume una valenza quasi scultorea. Molto più di un mero supporto o mezzo artistico, l’inchiostro e la carta assurgono al ruolo di significato e significante di un’esperienza artistica che si nutre di questi due elementi e nel contempo li rinnova. L’interazione tra pigmento e carta, frutto di una manualità accentuata, dà vita a effetti visivi di grande impatto, risultati inaspettati ma per questo ancor più sorprendenti specialmente se visti alla luce del contesto architettonico, l’antico monastero di S. Domenico che ospita il complesso museale. Nonostante Hu Youben abbia ricevuto un’educazione artistica votata alla tradizione e alla sua messa in atto, i lavori dell’artista non incarnano mai un puro processo di mimesi, una rappresentazione veritiera e fedele della realtà ma prediligono l’evocazione poetica alla descrizione scientifica. Risvegliando l’occhio della mente, i lavori di Hu Youben sono atti a condurre lo spettatore in una dimensione capace di trascendere il reale e il visibile superando confini fisici, mentali e culturali. L’inchiostro e la carta sono gli strumenti che l’artista utilizza per costruire paesaggi dalla bellezza onirica ma nel contempo materica. Permeato da una concezione olistica del cosmo - eredità di una tradizione filosofica che ha fatto della perfetta aderenza tra uomo e natura uno dei suoi cardini -, l’ethos artistico di Hu Youben invita lo spettatore a riconsiderare il suo ruolo in funzione del microcosmo dischiuso dall’opera d’arte stessa ma anche del macrocosmo costituito dal mondo circostante.
In cooperazione con:
Regione Marche, Città di Fabriano, Assessorato al Turismo MCF, Museo della Carta e della Filigrana, Indigo Art
Il Museo della Carta e della Filigrana, nell'ambito dell'anno della cultura cinese in Italia, ospita l'artista Hu Youben all'interno del programma Artist in Residence 2011 che ha portato a Fabriano artisti di fama internazionale tra cui David Paskett, Presidente della Royal Watercolour Society.
In circa 20 giorni di intensa permanenza al MCF, l'artista cinese ha potuto sperimentare e creare opere sulla familiare carta di riso ma anche su carta a mano prodotta appositamente dai mastri cartai del museo compiendo, in questo modo, una corto circuitazione ideale tra carta orientale e carta occidentale, tra il paese dove la carta appare per la prima volta e quello dove la stessa diventa quel supporto fondamentale per la diffusione della cultura che tutti noi oggi conosciamo.
L'opening della mostra delle opere realizzate da Hu Youben coincide, e non a caso, con l'inaugurazione della nuova sezione MCF "La civiltà della scrittura" un altro modo per celebrare l'unione tra carta e inchiostro, elementi fondamentali nella trasmissione del pensiero, della cultura, della creatività artistica dell'uomo.
La mostra, voluta dall'Assessorato al Turismo - MCf della Città di Fabriano, resterà aperta al pubblico nella Galleria Monumentale del Museo della Carta e della Filigrana fino al 10 dicembre prossimo per proseguire in altri spazi espositivi europei.
Hu Youben (Pechino, 1961) è un pioniere della tecnica dell’inchiostro su carta rivisitata in chiave contemporanea. Dopo la sua prima personale nel 1998 presso il Museo Nazionale Cinese a Pechino (Namoc), ha esposto in numerosi sedi museali in Cina e nel resto del mondo, tra cui si citano: il Museo della Città Proibita a Pechino, il Museo di Colonia, il Museo di Hong Kong, il Museo d’arte di Bonn. I lavori di Hu Youben per la loro poetica innovativa sono stati inclusi in mostre di importanza fondamentale per lo sviluppo della storia dell’arte cinese contemporanea quali la Seconda Biennale di Shanghai e la Prima Triennale di Canton. Le opere di Hu Youben sono parte di numerose collezioni private e pubbliche. Tra queste ultime si ricordano le collezioni di: Museo di Shanghai, Museo Nazionale Cinese a Pechino (Namoc), Museo d’arte di Bonn, Museo di Colonia e di Weimar. “Paper Emotions” è la sua prima personale in Italia.
Manuela Lietti è una critica d’arte e curatrice indipendente residente a Pechino dal 2003 e specializzata in arte asiatica. Nel 2003 si laurea a pieni voti con lode presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sull’artista contemporaneo cinese Yang Shaobin. Nel 2007 completa un master in storia dell’arte cinese e della critica d’arte cinese presso l’Accademia di Arte e Design dell’Università Tsinghua di Pechino. Tra i suoi progetti recenti si ricordano la sezione dedicata alla Cina della Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (2010), la personale di Omar Galliani presso l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino e Tianjin (2011), “Shifting Identities: Between Introspection and Discovery”, mostra collettiva di fotografi e video artisti cinesi presso la Biennale Internazionale di Fotografia e Video di Alessandria e parte dell’anno della cultura cinese in Italia (2011); InnerScapes, progetto di arte pubblica con i lavori di Marike Schuurman concepito per le Asia Pacific Weeks a Berlino (2011). Collabora dal 2007 con la Biennale di Venezia come coordinatrice del padiglione cinese. È autrice di diversi saggi critici e scrive per la rivista “Arte e Critica”. Vive e lavora a Pechino.