Sasha Drutskoy – Quant’è profonda la tana del Bianconiglio!
Nei suoi oli su tela o su carta dipinge mondi paralleli, allo stesso tempo, enigmatici, malinconici, surreali eppure possibili e in qualche modo ipnotizzanti.
Comunicato stampa
«II surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio
dove si voleva prendere una camicia.» (Frida Kahlo, 1939)
SASHA DRUTSKOY è nato a Londra nel 1963 ma vive e lavora a Bruxelles (Belgio):non a caso, patria di due dei pittori surrealisti più famosi, Paul Delvaux e Renè Magritte. Tuttavia, l’origine comune con i due grandi maestri, non nega la patente originale di sognatore a Sasha. O forse, è meglio dire di “visionario”. Nei suoi oli su tela o su carta dipinge mondi paralleli, allo stesso tempo, enigmatici, malinconici, surreali eppure possibili e in qualche modo ipnotizzanti. Una volta davanti alle sue tele, lo sguardo è attratto sempre più fin dentro il quadro, salvi solo al limite della cornice: iniziamo così ad innescare l’animarsi immaginario di quelle scene che si svolgono davanti a noi, ben più di semplici storie inventate: che si insinuano lentamente nella nostra mente, andando a risvegliare, in quell’angolo recondito che confonde ricordo e fantasia, “qualcosa” che riconosciamo come impossibile, sognatori tra i sognatori, eppure famigliare: quel “qualcosa” da cui, una volta entrati in contatto visivo, non possiamo sottrarci, chiedendoci ossessivamente come finirà la storia che stiamo guardando …quasi tentati, fosse possibile, di entrare in quelle tele per scoprire dove ci condurrà Sasha il “Bianconiglio”, sapiente “pittore di mondi”, che svela con ogni pennellata, come un pittore/scultore michelangiolesco: storie che erano già lì prima che il suo colore le (ri)-scoprisse…Sasha ha la capacità - dei visionari – di vederle e di raccontarcele…A noi resta solo il compito di “…scoprire quant'è profonda la tana del Bianconiglio!…” Claudio Composti