Translucencies
Luci e trasparenze nelle installazioni luminose di tre grandi interpreti contemporanei della porcellana. Per la prima volta insieme alle Officine Saffi, il ceramista svizzero Arnold Annen, Margaret O’Rorke e Angela Mellor dall’Inghilterra. Tre artisti che hanno indagato l’utilizzo della porcellana combinato a fonti luminose, una ricerca in grado di trasformare l’interior contemporaneo, donando atmosfere di grande suggestione.
Comunicato stampa
TRANSLUCENCIES
Traslucenze. Luci e trasparenze nelle installazioni luminose di tre grandi interpreti contemporanei
della porcellana. Per la prima volta insieme alle Officine Saffi, in una mostra curata da Laura
Borghi: il ceramista svizzero Arnold Annen, Margaret O'Rorke e Angela Mellor
dall’Inghilterra. Tre artisti che hanno indagato l’utilizzo della porcellana combinato a fonti luminose,
una ricerca in grado di trasformare l’interior contemporaneo, donando atmosfere di grande
suggestione. Fino a fine novembre alle Officine Saffi.
Dice Flaminio Gualdoni, critico d’arte che firma il catalogo: “Materia, memoria della materia,
che dalle metamorfosi fisiche trascorre a quelle intellettuali e poetiche, in un’identità di spazio/luce
che fa dell’opera un oggetto e dell’oggetto un’opera”.
GLI ARTISTI
Arnold Annen. Grande ceramista svizzero, ha vinto diversi prestigiosi premi in Giappone così
come in Europa. La sua fama si è consolidata attraverso il particolare lavoro su ciotole in
porcellana dalle pareti sottilissime e traslucenti che rivelano un’incredibile abilità realizzativa.
Margaret O’Rorke. Il suo lavoro è prima di tutto istintivo e si propone di rivelare la fluidità e
la sensualità proprie della materia ceramica, esaltando la luce propria dell’argilla e nonostante le
problematiche derivanti dall’utilizzo della luce artificiale.
Angela Mellor. Attiva professionalmente tra Inghilterra e Australia, dice di sé: “Sono
particolarmente interessata agli effetti della luce sul paesaggio. Sfruttando le caratteristiche della
Bone China e della carta, ho cercato di reinterpretare la mia risposta viscerale ai fenomeni
naturali”.