Storyboard

Informazioni Evento

Luogo
BONELLI LAB
Via Camillo Benso Conte Di Cavour 29, Canneto sull'Oglio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì – venerdì 9.30 – 12.30 e 14.30 - 19. Sabato 15 – 18.30

Vernissage
12/11/2011

ore 18

Patrocini

L’intervento di design è realizzato in collaborazione con CONTRACT, Crema

Artisti
Federico Guida, Marco Cingolani, Fulvio Di Piazza, Marco Mazzoni, Nicola Verlato, Wainer Vaccari, Davide Nido, Robert Pan, Max Rohr, Omar Galliani, Dany Vescovi, William Marc Zanghi
Uffici stampa
NORA COMUNICAZIONE
Generi
arte contemporanea, collettiva

Storyboard. Trenta autori per un diario e alcuni corpi estranei è dedicata alla pittura contemporanea e ai giovani artisti che la galleria Bonelli, nei suoi undici anni di impegno continuo, ha saputo scovare, capire, sostenere e promuovere.

Comunicato stampa

30 artisti, 5 designer, 11 anni di attività, 1500 mq di spazio espositivo. Questi i numeri dell’ampia collettiva che BonelliLAB presenta a Canneto sull’Oglio dal 12 novembre 2011 al 21 gennaio 2012.

Storyboard. Trenta autori per un diario e alcuni corpi estranei è dedicata alla pittura contemporanea e ai giovani artisti che la galleria Bonelli, nei suoi undici anni di impegno continuo, ha saputo scovare, capire, sostenere e promuovere.

Le opere esposte si dipanano lungo le pareti dell’affascinante spazio industriale come uno storyboard cinematografico: i lavori diventano i fotogrammi di una story in progress, i cui protagonisti sono gli artisti italiani e internazionali che hanno segnato il percorso della galleria.

I trenta artisti partecipanti: Alessandro Bazan, Paul Beel, Matteo Bergamasco, Marco Bongiorni, Marco Cingolani, Leonida De Filippi, Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza, Oliver Dorfer, Kim Dorland, Roberto Floreani, Omar Galliani, Luca Giovagnoli, Marco Grassi, Federico Guida, Francesco Impellizzeri, Federico Lombardo, Marco Mazzoni, Elena Monzo, Davide Nido, Robert Pan, Gioacchino Pontrelli, Max Rohr, Nicola Torcoli, Wainer Vaccari, Nicola Verlato, Dany Vescovi, Santiago Ydanez, William Marc Zanghi.

La collettiva si presenta dunque come momento privilegiato per celebrare la storia della galleria, dal 2000 ad oggi, il suo presente, orientato sempre al sostegno e alla diffusione dell’arte contemporanea, e il futuro, con un’attenzione particolare alle nuove frontiere.

È in quest’ottica di esplorazione dei nuovi percorsi dell’arte contemporanea, infatti, che s’inscrive quella che lo stesso Giovanni Bonelli ha definito “una mostra nella mostra”, un’incursione nel mondo del design attraverso la presentazione di cinque lavori, pezzi unici, che si collocano a metà tra l’opera d’arte e la progettazione, tra l’estetica e la funzione, ambiti i cui confini si fanno sempre più labili.

In concomitanza con la collettiva Storyboard, BonelliLAB mette inoltre a disposizione i propri spazi per ospitare cinque dei quaranta finalisti del Premio Celeste, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, selezionati da Giovanni Bonelli.

In una sala separata, in un contesto più raccolto, sono esposte le opere di Pietro Spirito, Giulio Zanet e Gregorio Pitti (finalisti nella categoria “Pittura”) e Lamberto Teotino e Sara Lucas (finalisti nella categoria “Fotografia”).

Un’attenzione particolare va inoltre rivolta allo splendido spazio espositivo: risultato di un recupero di archeologia industriale, un tempo fabbrica di bambole (ex FURGA), si presenta come sede ideale per gli avanzati ed ambiziosi progetti curatoriali di Giovanni Bonelli che trovano ampio respiro negli oltre 1500 mq. Una scatola bianca dove l’arte e il lontano rumore delle macchine per la produzione delle bambole continuano a convivere metaforicamente.

L’imponente spazio contribuisce da ormai cinque anni ad ampliare in modo significativo l’offerta culturale del territorio mantovano, una delle punte di diamante della “bella provincia italiana”, proponendosi quale fucina di idee e spazio di confronto in continua evoluzione, per i giovani artisti che la galleria rappresenta in campo nazionale e internazionale.

Uno spazio privato che con sobria eleganza sa comunicare la sua forza culturale con progetti di valore istituzionale.