Cassandra
“Cassandra” è una mostra sui fatti del decennio. Il suo nome rende merito alla capacità di visione del movimento che nel 2001 si radunò a Genova contrapponendo al vertice dei potenti un’agenda alternativa, con al centro i diritti, la giustizia sociale, la pace.
Comunicato stampa
“Sempre la stessa musica: non il misfatto, ma il suo annuncio fa impallidire, anche infuriare gli uomini, lo so dalla mia esperienza.
E so anche che preferiamo punire colui che nomina il fatto, piuttosto che colui che lo compie.” (Cassandra, Christa Wolf)
“Cassandra”, una mostra sulle idee del 2001 e i fatti del decennio
Palazzo delle Arti Napoli, 28 ottobre - 11 dicembre. Inaugurazione 27 ottobre ore 18
Napoli, ottobre 2011 – “Cassandra” è una mostra sui fatti del decennio. Il suo nome rende merito alla capacità di visione del movimento che nel 2001 si radunò a Genova contrapponendo al vertice dei potenti un’agenda alternativa, con al centro i diritti, la giustizia sociale, la pace. Il forum fu brutalmente represso, in una delle pagine peggiori della nostra democrazia, ma la sua lettura dei fenomeni economici, etici e geopolitici risultò straordinariamente lucida, e le sue previsioni si sono storicamente avverate. Le conseguenze delle politiche neoliberiste - crac finanziari, guerre, dissesti climatici, fame, ingiustizia sociale - sono apparse nella loro evidenza negli anni recenti. “Cassandra” racconta questi fenomeni con una serie di reportage fotografici, brevi testi, molti video disseminati lungo il percorso.
“Cassandra” è realizzata da Progetto Comunicazione. Con il patrocinio del Comune di Napoli sarà allestita al Palazzo delle Arti Napoli dal 28 ottobre all’11 dicembre 2011, con inaugurazione a inviti giovedì 27 ottobre alle ore 18. L’allestimento nel capoluogo campano segue quello di Genova, a Palazzo Ducale, realizzato in occasione del decennale del luglio 2001. Prossimamente “Cassandra” sarà allestita anche a Milano.
Apre la mostra la cronologia del decennio: su grandi pannelli illustrati, le notizie da non dimenticare; per ogni anno, nove vignette di Altan, Ellekappa e Vauro; sui monitor, tutta la cronaca, giorno per giorno, con video, prime pagine, memorie web. Inoltre, un album di foto e video racconta i dieci anni di World Social Forum, da Porto Alegre a Dakar.
La sezione dedicata a economia e lavoro, con testi di Alberto Burgio e Roberto Romano, ospita i reportage fotografici di Francesco Cito, sui lavoratori della pastorizia e della pesca in Sardegna, e di Justin Jin, che ritrae le dure condizioni degli operai in Cina, dove l’Europa delocalizza per fare profitti. Un video è dedicato ai problemi del precariato.
Un racconto fotografico collettivo, nella sezione società e diritti, mostra i bambini nelle scuole del mondo; Massimo Di Nonno racconta con le sue immagini l’arrivo dei migranti a Lampedusa. I testi sono di: Fulvio Aurora, sulla salute; Checchino Antonini, sulla scuola; Erri De Luca, sulle vie del mare; Laura Eduati, sul corpo dei migranti; Monica Lanfranco, sulle donne e la globalizzazione; Rosanna Frati, sui femminicidi; Marco Pitzen, sul diritto alla casa.
Una sala della mostra è dedicata a guerra e repressione, con reportage di Fernando Moleres dal carcere minorile in Sierra Leone, di Samuele Pellecchia su piazza Tahir al Cairo e di Ivo Saglietti sull’identificazione delle vittime di Srebrenica; sono esposti anche i disegni di Fernando Botero sugli orrori di Abu Ghraib. Hanno scritto: Chawki Senouci, sulle rivolte in Nordafrica; Piero Maestri, sui conflitti recenti; Gino Strada, sul rifiuto di ogni guerra. In video, materiali da Wikileaks.
Nella sezione dedicata ai beni comuni, Claudio Jampaglia racconta la difesa dell’acqua pubblica e Alex Zanotelli saluta il movimento che si rimette in cammino. Due affreschi collettivi dei fotografi Prospekt: il primo sull’acqua, il secondo sui disastri ambientali. Ezio Bertok elenca le battaglie locali-globali per la difesa del bene comune, dalla Valsusa allo stretto di Messina. In video, “Tempo della musica, tempo dell’acqua” con il concerto in presa diretta di Fred Frith e Tony Rusconi.
Una stanza della mostra è dedicata ai fatti di Napoli 2001 con fotografie di Francesco Cito, Elio Ciro De Luca, Guglielmo Esposito, Franco Esse, Luciano Ferrara, Gianni Fiorito, Ciro Fusco, Carlo Hermann, Mario Laporta, Salvatore Laporta, Stefano Renna, Toty Ruggeri, Riccardo Siano.
infine “Cassandra” dedica una sezione alle contestazioni del G8 genovese 2001, con fotografie, fumetti, i video selezionati da Carlo Bachschmidt, e con il punto su verità e giustizia di Vittorio Agnoletto, Lorenzo Guadagnucci e Mario Portanova