Piero Guccione – Luoghi dell’arte
Un’antologica del maestro Piero Guccione dal titolo ‘Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia’. La mostra, espone circa quaranta opere tra pastelli e acquerelli, realizzate tra il 1985 e il 2010.
Comunicato stampa
“Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia”, antologica di Piero Guccione a Palazzo Garofalo
Palazzo Garofalo, sede del Museo della Cattedrale di San Giovanni (Corso Italia, n. 87), ospiterà da sabato 29 ottobre un’antologica del maestro Piero Guccione dal titolo “Luoghi dell’arte tra musica, letteratura e poesia” (inaugurazione alle ore 18).
La mostra, voluta dal Comune di Ragusa e dal Centro Studi Feliciano Rossitto e che nella prossima primavera approderà anche a Parigi, espone circa quaranta opere tra pastelli e acquerelli, realizzate tra il 1985 e il 2010. Si tratta di lavori da cui sono state tratte le illustrazioni per raffinate edizioni di opere liriche, poetiche e letterarie, dalla “Norma” di Bellini al “Tristano e Isotta” di Wagner, dalla “Cavalleria rusticana” di Mascagni a “Senso” di Camillo Boito, dalle poesie di De Pisis e Giorgio Soavi al “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, accompagnati da scritti di Enzo Siciliano, Leonardo Sciascia, Marco Vallora, Alberto Moravia e Tahar Ben Jelloun.
Il catalogo, edito da Skira, contiene testi di Giorgio Agamben e Paolo Nifosì e un saluto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
«Nell’ambito della multiforme produzione di Piero Guccione – scrive il critico d’arte Paolo Nifosì – l’illustrazione di opere letterarie e musicali ha accompagnato fin dagli anni Sessanta gli altri percorsi. Un’esperienza, la sua, in cui ha utilizzato in alcuni casi l’acquarello e in gran parte il pastello. Nel voler trovare un denominatore comune prevale nel suo immaginario il reinventare storie e ambienti poetici nel contesto di un paesaggio mediterraneo».
Nelle opere, continua Nifosì, «prevale l’attenzione per una dimensione romantica che diventa in alcune opere “un’elegia della luce” (Siciliano); la Sicilia in uno con alcune opere dei classici, da Masaccio a Michelagelo, da Caravaggio a Friedrich ad Hayez, per citarne solo alcuni, diventano forma evocativa di trame letterarie, di architetture musicali, di tensioni liriche, riconducibili al suo stile, al suo sentire, all’intensità del suo cuore».
L’antologica si inserisce nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il 75° compleanno del maestro Guccione.