Nadja Moncheri – Metamorfosi
La roccia, la pietra, la terra, i deserti sono i temi attraverso cui la pittrice mostra l’evoluzione del proprio linguaggio creativo.
Comunicato stampa
Il linguaggio artistico di Nadja Moncheri si riassume in due virtu': la prima consiste nel saper declinare con grazia e sensibile intuito la sequenza cromatica al limite dell'astrazione con una lieve valenza surrealista; la seconda nell'essere capace di intervenire nello spazio e di dominarlo. Un piano di lettura che si allontana dal visibile , per ricostruire , l'essenza e l'atmosfera: un percorso, quasi gioco che l'artista suggerisce a chi si addentra nel suo mondo per aiutarlo a scordare il reale, passeggiando in un oasi cromatica dove godere la serenità delle origini.
La roccia, la pietra, la terra, i deserti sono gli elementi attraverso i quali la pittrice ha evoluto il proprio linguaggio creativo, travalicando il reale pur partendo dall'analisi del vero attraverso la pittura en plain air nelle Cave di Duino-Aurisina (Ts).
In equilibrata simbiosi lavori su tela/seta arricchiscono le sue opere con interessanti installazioni.
Di pari passo anche la tecnica pittorica ha avuto la sua evoluzione: dagli acrilici, spesso arricchiti da tracce di pastelli , a lavori monocromi caratterizzati da una piu' decisa traccia materica di colore e recentemente di polveri marmoree.
Ha partecipato a ben oltre 100 mostre collettive in Italia ed all'estero ed a stage nazionali ed internazionali in Austria, Croazia, Slovenia e Germania , ricevendo diverse segnalazioni a concorsi di pittura tra cui al Centro Internazionle di Fisica Teorica Abdus Salam di Trieste . Inoltre riconoscimento speciale alla 6a biennale d'arte contemporanea “Round Table 26 “ di Asolo (Tv).
Ha al suo attivo circa una quarantina di mostre personali tra Italia (Friuli-Venezia-Giulia, Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio) ed estero (Svizzera, Austria).
Inserita nel Dizionario degli artisti di Trieste, dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia di C.M:Martelli nelle edizioni 1996,2001 e 2009 e nel catalogo della Biennale di Venezia - Padiglione Italia – Friuli Venezia Giulia