Ando Gilardi – Olive & Bulloni

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE CORRENTE
Via Carlo Porta 5, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, venerdì dalle 15 alle 18.30.

Vernissage
15/11/2011

ore 18

Contatti
Sito web: http://www.olivesandbolts.org
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Provincia di Milano – Assessorato alla Cultura
Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, Expo, Moda, Design
CGIL
La mostra è realizzata con il parziale contributo della Fondazione Cariplo e della CGIL.

Artisti
Ando Gilardi
Generi
fotografia, personale

La mostra prevede l’esposizione di una serie di fotografie storiche realizzate da Ando Gilardi a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta e la proiezione del film-intervista Piedi scalzi mani nere. Braccianti e operai degli anni ’50 nei reportage di Ando Gilardi a cura di Giuliano Grasso e due incontri-conferenze sul tema della fotografia di reportage in Italia e sulla Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi.

Comunicato stampa

XYZ
spazio espositivo multidisciplinare per le arti applicate

in collaborazione con
Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi e
Fondazione Corrente

vi invita a
Olive & Bulloni. Ando Gilardi.
Lavoro contadino e operaio nell'Italia del dopoguerra (1950 - 1962)
a cura di Fabrizio Urettini
15.11.2011 - 27.01.2012

Inaugurazione martedì 15 novembre 2011 ore 18.00
Fondazione Corrente
via Carlo Porta, 5 - 20121 Milano
www.fondazionecorrente.org

Comitato scientifico:
Fiorella Mattio (Fondazione Corrente)
Toni Nicolini (Fondazione Corrente)
Elena Piccini (Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi)
Patrizia Piccini (Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi)
Fabrizio Urettini (Associazione XYZ) curatore del progetto

Verrà inaugurata il 15 novembre 2011 la mostra Olive & bulloni. Ando Gilardi. Lavoro contadino e operaio nell’Italia del dopoguerra (1950-1962), promossa dalla Fondazione Corrente in collaborazione con la Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi, grazie alla mediazione e al contributo del curatore Fabrizio Urettini. La mostra prevede l’esposizione di una serie di fotografie storiche realizzate da Ando Gilardi
a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, la proiezione del film-intervista di Giuliano Grasso Piedi scalzi mani nere. Braccianti e operai degli anni ’50 nei reportage di Ando Gilardi e due incontri-conferenze sul tema della fotografia di reportage in Italia e sulla Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi.

Dopo l’allestimento del 2009 alla Fondazione Benetton di Treviso, la Fondazione Corrente promuove una mostra di opere di Ando Gilardi, illustre fotografo e storico della fotografia, milanese d'adozione. La mostra, che presenta una nuova selezione dei materiali esposti a Treviso, è una retrospettiva del singolare lavoro di reportage svolto da Ando Gilardi nell’Italia del dopoguerra: uno sguardo insolito sull’Italia della ricostruzione e dell’inizio del boom. In mostra saranno esposte 30 fotografie realizzate da Ando Gilardi tra il 1950 ed il 1961 assieme a pubblicazioni e documenti d’epoca, a partire dal periodico Lavoro, la rivista della Cgil fondata nel 1948 da Giuseppe Di Vittorio e diretta da Gianni Toti dal 1952 al 1958, di cui Gilardi è stato redattore assieme a colleghi tra cui spiccano i nomi di Lietta Tornabuoni, Franco De Poli, Renato Guttuso e Ugo Attardi.
Del percorso espositivo fa parte anche una video intervista curata da Giuliano Grasso, Piedi scalzi mani nere. Braccianti e operai degli anni ’50 nei reportage di Ando Gilardi, nella quale il fotografo racconta la sua esperienza di inviato speciale fra gli operai delle fabbriche del nord e i braccianti del Mezzogiorno più povero.
La fotografia di Gilardi, lontana dall’immagine costruita ed estetizzante del fotogiornalismo d’oltreoceano, si esprime con i modi originali di una esuberante e personale interpretazione dell’iconografia del lavoro. Testimonianza visiva ma soprattutto umana, tramite segni mnemotecnici – come Gilardi ama ridefinire le istantanee di questo periodo – di un’Italia profondamente diversa da quella di oggi.

Le conferenze
- 15 novembre 2011 ore 18: inaugurazione con la partecipazione di Toni Nicolini, fotografo, Elena Piccini, Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi, Patrizia Piccini, Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi, Onorio Rosati, Segretario Generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, Fabrizio Urettini, curatore della mostra.
- 13 dicembre 2011 ore 17: conferenza sulla Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi, a cura di Patrizia ed Elena Piccini, incontro conclusivo del seminario 2011 Fonti d’archivio per lo studio dell’arte contemporanea in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano.
- 12 gennaio 2012 ore 18: proiezione del documentario Piedi scalzi mani nere. Braccianti e operai degli anni ’50 nei reportage di Ando Gilardi, con la partecipazione del regista Giuliano Grasso e in videoconferenza Ando Gilardi.

Periodo della mostra e orario di apertura
La mostra sarà aperta dal 15 novembre 2011 (con inaugurazione alle ore 18) al 27 gennaio 2012, con il seguente orario:
martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, venerdì dalle 15 alle 18.30.
La mostra è a ingresso libero.
Su prenotazione sono possibili visite guidate per gruppi e scuole.

Patrocini e contributi
Per la mostra sono stati concessi i seguenti patrocini:
Provincia di Milano – Assessorato alla Cultura
Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, Expo, Moda, Design
CGIL
La mostra è realizzata con il parziale contributo della Fondazione Cariplo e della CGIL.

Catalogo
È disponibile in sede il catalogo della mostra, edizioni Fototeca Storica Nazionale, con testi di Ando Gilardi, Domenico Lucani, Elena e Patrizia Piccini, Sergio Polano, Fabrizio Urettini, formato cm 22x22,5, 80 pagine, 70 fotografie in bianco e nero, rilegatura a punto metallico.

Videointervista
Piedi scalzi mani nere. Braccianti e operai degli anni ’50 nei reportage di Ando Gilardi. Videointervista di Giuliano Grasso. Durata: 50 minuti
In un’appassionante videointervista, Ando Gilardi racconta la sua esperienza nel dopoguerra come fotografo del giornale Lavoro, inviato speciale fra gli operai delle fabbriche del Nord e i braccianti del Mezzogiorno più povero. Dalla sua voce veniamo a conoscenza di realtà dimenticate, episodi inediti e situazioni sorprendenti da lui vissute in quegli anni: una testimonianza unica.