Fratelli d’Italia #8
La mostra Fratelli d’Italia è giunta al suo ultimo e attesissimo appuntamento, quello che vedrà la ricomposizione, o meglio, la congiunzione, di tutte le regioni d’Italia, interpretate dai venti artisti che hanno accettato di arruolarsi e partecipare all’impresa.
Comunicato stampa
La mostra Fratelli d’Italia è giunta al suo ultimo e attesissimo appuntamento, quello che vedrà la ricomposizione, o meglio, la congiunzione, di tutte le regioni d’Italia, interpretate dai venti artisti che hanno accettato di arruolarsi e partecipare all’impresa.
Un progetto che, all’inizio, sembrava impossibile e che ha visto, nessuno escluso, tutti impegnati alla realizzazione di questa straordinaria avventura.
Il risultato ha superato di gran lunga qualunque aspettativa. Una variopinta, molteplice, multiforme, gioiosa, cruda, violenta, malinconica, allegra, intensa rilettura del nostro paese.
Frutto di venti pensieri che, senza nessuna connessione tra loro, sono stati capaci di dare vita a un opera unica, organica e ricca di equilibrio formale e compositivo.
Tecniche, linguaggi, stili, colori convivono tra loro senza elidersi e senza prevaricare l’uno sull’altro.
In un tempo in cui le fazioni, i particolarismi, l’incapacità di ascolto e condivisione di obiettivi comuni sembrano avere la meglio, questa mostra è un meraviglioso esempio di unità e partecipazione. Una risposta corale e ambiziosa ai tanto discussi festeggiamenti dell’Unità d’Italia, ai quali noi abbiamo aderito cercando, nel nostro piccolo, di lasciare un segno.
Come diceva Goethe «Non si sfugge al mondo in modo più sicuro che con l’arte, e non ci si unisce ad esso in modo più sicuro che con l’arte».