Teresa Iaria – Strange Attractors
L’artista presenta un’ installazione site specific composta da una grande tela cm160x200, due sculture in ferro e un’opera su carta, un gioco di polarità in cui tutti gli elementi dialogano in una complessa rete di rimandi e intersezioni.
Comunicato stampa
La galleria Pio Monti di Roma inaugura la mostra personale di Teresa Iaria “Strange Attractors” martedì 22
novembre 2011 alle ore 19. L’artista presenta un’ installazione site specific composta da una grande tela
cm160x200, due sculture in ferro e un’opera su carta, un gioco di polarità in cui tutti gli elementi dialogano in
una complessa rete di rimandi e intersezioni. Da sempre nella ricerca di Teresa Iaria l’oggetto rappresentato
è la proiezione di un esperimento mentale. “Strange Attractors”genera un magma caotico e frattale in cui il
flusso di piccole frecce confluisce verso due “Attrattori”, fuochi visibili verso cui tendono le traiettorie.
Teresa Iaria diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Lavora come aiuto scenografo in televisione, cinema e teatro e si abilita
giovanissima all’insegnamento della Pittura nelle Accademie di Belle Arti. Successivamente si Laurea in Filosofia all’Università “La Sapienza” di
Roma con una Tesi in Estetica sulla questione dell’immagine e della rappresentazione. Viene selezionata dalla Fondazione Ratti di Como per il
Workshop con l’artista Giulio Paolini, curato da Angela Vettese e Giacinto Di Pietroantonio. Il suo lavoro di ricerca e sperimentazione sulle potenzialità
del linguaggio visivo è accompagnato dal dialogo con artisti, letterati, musicisti e scienziati. Negli ultimi anni si interessa di fisica teorica, e i
suoi lavori sono stati pubblicati in prestigiose riviste come “Nature Physics” e “Plastik Art & Science” dell’università Paris Sorbonne, EJTP, Flash Art,
Arte&Critica e Segno. Ha esposto in numerose mostre nazionali e internazionali, promossa dalla Galleria Pio Monti di Roma che ha accostato il suo
lavoro agli artisti storici della galleria come Gino De Dominicis e Emilio Prini. Hanno scritto sul suo lavoro tra gli altri: Achille Bonito Oliva, Angelo
Capasso, Lorella Scacco, Ignazio Licata, David Peat. La sua attività critica è espressa nel testo “Gedenkenexperiment Esperimenti mentali analogie
metafore e modelli nell’atto creativo” (2011, in press) e dal contributo all’antologia “Aesthetics of Future” Rowman & Littlefield Publishers (2011,
in press) curata da Brunella Antomarini e Adam Berg. E' Docente di Tecniche e Tecnologie della Pittura all'Accademia di Belle Arti Brera di Milano.