Gianmaria Bonà – Tsunami
Una mostra del subconscio della conoscenza, dell’intuizione e del presagio di realtà nascoste e non odierne, che perlustra un’area vasta (colpita nei territori) toccati dalla potente forza dell’immaginazione, una mostra che ci offre un ampio percorso di ricerca portata avanti da Gianmaria Bonà, intrecciandone le tematiche più care e congeniali, dove porta all’estremo la sua ricerca, sintesi tra pregnanza, colore ed entità.
Comunicato stampa
L'esposizione, promossa dall'Assessorato alla Cultura Comune di Merate – Lecco. Prodotta dal Palazzo Municipale P.za Degli Eroi, che ha curato ogni aspetto dell’organizzazione della mostra, patrocinata da Città di Merate e Provincia di Lecco, sostenuta dal supporto straordinario: Associazione Onlus Luce e Vita - Cancro Primo Aiuto in memoria di Walter Fontana Onlus – Consiglio Notarile di Como e Lecco – Consiglio Notarile di Sondrio – (iNetweeK) Giornale di Merate, con il contributo di Banca Fideuram - Poliform – Edizioni GEMMA Album - Prince Egon Furstenberg.
La mostra ha avuto origine da un’idea del curatore e saggista Lorenzo Bonini, con la partecipazione di Angelo Baiguini e di ABstudioarchitettura di Milano per gli allestimenti, mentre l’accurato catalogo è edito da Gemma Edizioni S.M.Hoé. Composta da sessantanove opere pittoriche di nuova concezione e circa dieci sculture di bronzo eseguite a cera persa. Si tratta dunque di un'occasione privilegiata per avvicinarsi all'opera della nuova identità pittorica di Gianmaria Bonà.
Come enuncia il curatore: Una mostra nasce da un'idea, si concreta e permane come evento, datando il tempo e il luogo, com’è avvenuto in Giappone con lo Tsunami. Questa mostra più di ogni altra lo conferma, occupandosi di una nuova identità pittorica, quindi non monografica, bensì una rassegna pittogeografica che esibisce i nuovi eventi: le stratificazione che avvengono e si succedono all’interno degli elementi, fondendosi attraverso l’energia e la forza di uno Tsunami. Una mostra del subconscio della conoscenza, dell’intuizione e del presagio di realtà nascoste e non odierne, che perlustra un'area vasta (colpita nei territori) toccati dalla potente forza dell’immaginazione, una mostra che ci offre un ampio percorso di ricerca portata avanti da Gianmaria Bonà, intrecciandone le tematiche più care e congeniali, dove porta all'estremo la sua ricerca, sintesi tra pregnanza, colore ed entità.
Scrive Lorenzo Bonini al capitolo Considerazione: “ L’importanza e l’interesse di un avvenimento o evento dipendono soprattutto dalla capacità di riuscire a captare e restituire con la massima precisione gli infiniti legami, visibili e invisibili, che spingono gli esseri umani di tutti tempi a confrontarsi, combattersi, cercarsi, odiarsi, amarsi, attraverso la scienza della natura che non è che la scienza dei rapporti. Tutti i progressi del nostro spirito consistono nello scoprire i rapporti. L'immaginazione è la più feconda e meravigliosa ritrovatrice dei rapporti e delle armonie più nascoste, è manifesto che chi ignora una parte, o una faccia della natura o un evento legato con qualsiasi cosa che possa formare un soggetto di ragionamento o di pensiero, ignora un'infinità di rapporti, e quindi non può che non ragionare male, vedere il falso, non guardare le cose le più importanti, le più necessarie e anche le più evidenti ”.