Ilio Burruni – Poesia dei volti femminili
L’esposizione, dal titolo “Poesia dei volti femminili”, è il piacevole risultato, supportato da una sapiente tecnica visibile nelle sue opere dominate da figure femminili, di un lavoro che dà risposta al bisogno dell’artista di comunicare direttamente ed empaticamente con chi si avvicina all’opera.
Comunicato stampa
“Tutto cominciò per caso, o per destino: avevo da poco compiuto settantacinque anni e fatto fioretto di riordinare un po' il mio atelier nel quale ci si muoveva ormai a fatica tra tele fresche e tavolozze... fu allora che mi capitò per le mani una cartella contenente diversi lavori su carta eseguiti molti anni prima in Brasile. Fu di fatto una riscoperta, di fronte a quelle opere dai colori forti, immediate ed espressive dove la materia pittorica si poteva tastare, la pennellata era decisa, il contorno evidenziava con tratti essenziali le figure... Da quel giorno, parallelamente al mio "stile" attualmente conosciuto, ho ripreso un nuovo cammino artistico: si tratta di fatto di una seconda anima artistica che vive in armonia con la prima e la completa.”
E’ così che si racconta l’artista Ilio Burruni, intervistato da Adele Sogno, docente di Storia dell’Arte e coautrice della monografia a lui dedicata.
Cassa Padana BCC, in collaborazione con la Fondazione Dominato Leonense, è lieta di ospitare la mostra personale del maestro Burruni presso la Sala degli Angeli di Palazzo Caffari, oggi sede della filiale reggiana dell’istituto di credito cooperativo bresciano. Luogo storico situato nel cuore della città emiliana, un tempo accoglieva le Clarisse in una zona della città dedita all’assistenza dei poveri e dei bisognosi. Oggi diventa l’anello per collegare il passato con l’arte dei nostri giorni.
Dal 24 novembre 2011 al 5 gennaio 2012, l’esposizione, dal titolo “Poesia dei volti femminili”, è il piacevole risultato, supportato da una sapiente tecnica visibile nelle sue opere dominate da figure femminili, di un lavoro che dà risposta al bisogno dell’artista di comunicare direttamente ed empaticamente con chi si avvicina all’opera, bisogno che invece rimane insoddisfatto nelle opere “pure” che presentano maggior difficoltà di lettura.
Con le immagini “di pancia” e sotto il nome d'arte "Bu" egli ha dipinto quadri e realizzato totem.
L’esposizione di Reggio Emilia, che sarà inaugurata giovedì 24 novembre alle ore 18.00, è l’occasione per la “prima” in galleria di tali opere; sarà il pubblico a giudicarne la compiutezza, l’inesauribile creatività e voglia di fare del maestro.
Il maestro Ilio Burruni nasce a Ghilarza, in Sardegna, il 25 aprile 1917, e dopo aver vissuto a Chieri (Torino) con la famiglia, presso il Barone Manno e a contatto con Roccati, padre Pistarino e nell’aura di Casorati (che trascorreva le vacanze estive a Pavarolo) inizia la sua formazione artistica. Ottiene le maturità classica nel Liceo di Chieri e completa quella artistica a Torino, poi si laurea in Giurisprudenza seguendo contemporaneamente il corso della libera scuola del Nudo all’Accademia delle Belle Arti di Torino.
Dopo il 1949 si dedica esclusivamente all’arte risiedendo ripetutamente in Sud America, in Francia in Italia. Dagli anni Ottanta si trasferisce definitivamente a Biella.
Non si può dunque che restare affascinati e sorpresi dalla passione dell’artista, dalla sua voglia di mettersi in gioco e dalla sua giovinezza artistica, che alterna lavori di ricerca della forma pura, della composizione audace ma equilibrata con altri dominati dal piacere di lasciar fluire emozioni, sensazioni, colori in una “ricerca” che riparte dal suo primo stile espressionista.
Cassa Padana è una Banca di Credito Cooperativo con sede a Leno in provincia di Brescia. Opera nel cuore della pianura padana a cavallo di tre regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna). Ha una storia pluricentenaria che si è fondata – e tuttora si fonda – sui valori della cooperazione. Quest’ultima è in grado di svolgere un ruolo importante, in termini di capacità a fornire risposte efficaci ai bisogni, alle sollecitazioni provenienti dalla comunità locale. Sono necessari consapevolezza, impegno, grandi energie morali e materiali. E spirito di servizio.
Cassa Padana si muove da molti anni su questa linea. Può contare su un assetto patrimoniale ottimale e su un’esperienza ad affrontare a 360 gradi le sollecitazioni che il territorio le propone.
Tanti sono i progetti realizzati a livello locale, nazionale ed internazionale.