Ritardo di vetro – Darius Miksys
Il ciclo di conferenze “Ritardo di vetro” a cura di Eva Fabbris propone per il suo terzo appuntamento un incontro con Darius Mikšys.
Comunicato stampa
INCONTRO CON DARIUS MIKŠYS
L’incontro fa parte del ciclo di conferenze Ritardo di vetro a cura di Eva Fabbris
GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Sala Uno Via Magenta 31 - Torino
Mercoledì 30 novembre 2011
ore 18
Darius Mikšys, Behind the White Curtain, 2011
Veduta dell'installazione del Padiglione Lituania presso la 54° Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia Commissario: Kestutis Kuizinas.
Foto: Francesco Galli. Courtesy of la Biennale di Venezia.
Il ciclo di conferenze “Ritardo di vetro” a cura di Eva Fabbris propone per il suo terzo appuntamento di mercoledì 30 novembre un incontro con Darius Mikšys.
Curatore ed artista del Padiglione Lituania alla 54° Biennale di Venezia, Mikšys ha vinto la menzione speciale della giuria con Behind the White Curtain. In questo progetto ha raccolto 173 lavori dagli artisti che, dal 1992 a oggi, hanno ricevuto la sovvenzione dal Ministero della Cultura lituano. I lavori sono stati documentati in un catalogo e poi trasportati alla Scuola di San Pasquale a Venezia dove sono stati ordinatamente “archiviati”. Il visitatore era chiamato a scegliere sul catalogo quali opere estrarre dal deposito temporaneo, creando mostre di volta in volta diverse. L’ambiguità sulla quale si muove questo progetto (in cui non solo l’artista, ma il pubblico stesso poteva diventare curatore) e più in generale la pratica di Mikšys riportano alla riflessione cruciale del ciclo “Ritardo di Vetro”, ovvero la possibilità di una ri-definizione del concetto di mostra e dei ruoli ad esso collegati.
Darius Miksys vive e lavora a Vilnius, Lituania. I suoi progetti spaziano dalla documentazione video di una visita alla Fiera della Parapsicologia a Vilnius alla proposta di un museo dedicato agli ABBA per l’aeroporto Tempelhof di Berlino, fino alla creazione della serie di sculture My Jeff Koons.
Eva Fabbris è dottoranda all’Università di Trento con una ricerca sulle eredità della rivoluzione duchampiana dello spazio espositivo sulle pratiche curatoriali sperimentali della seconda metà degli anni Sessanta. È stata assistente curatoriale a Museion di Bolzano, curatore aggiunto alla Galleria Civica di Trento, curatore al Kaleidoscope Project Space di Milano e coordinatore generale de L’Indadeguato di Dora García alla Biennale di Venezia. Scrive non regolarmente per Kaleidoscope e Mousse. Ha tradotto per Zanichelli gli ultimi due decenni di "Arte dal 1900" di Krauss, Foster, Bois e Buchloh.