Niki Cooper – Vanitas vanitatum
La proposta di Spaghetti pop denominata Niki Cooper comprende riproduzioni fotografiche delle vanitas, che, attraverso un totale stravolgimento delle prospettive e dei colori degli originali, ripropongono i medesimi temi in maniera, se possibile, più sfumata e meno impegnativa per collocazione ed ingombro.
Comunicato stampa
In un momento in cui l'arte intesa come momento creativo e originalmente propositivo sembra avere una battuta d'arresto, certamente influenzata dal generale andamento della società e della cultura in un periodo di crisi, per cui la tendenza dominante sembra quella di porsi quali increduli spettatori, incapaci di ipotizzare ciò che il futuro potrà riservare alle generazioni a venire, NIKI COOPER è il nuovo progetto di Spaghetti Pop.
Una proposta di riflessione, di analisi e di approfondimento di tematiche quasi dimenticate originariamente portate dalle "vanitas" seicentesche, ma riviste in chiave popolare ed accessibile: "pop". Quanto di più attuale del senso di caducità della vita, dell'inutile perseverare della vanità quale modello irrinunciabile, della prevalenza dell'avere a scapito dell'essere. Ed ecco nascere le "vanitas pop", che senza alcuna pretesa didattica o culturale, ma di puro invito alla riflessione, in maniera semplice e diretta, tentano di sollecitare l'attenzione attraverso immagini, aforismi e piccoli oggetti, quasi a voler fissare su tavola pensieri ed emozioni da condividere.
Il titolo della mostra è preso da una Vanitas di P. De Ring del 1643, sulla quale campeggia un cartiglio dipinto in primo piano: "Vanitas Vanitatum et omnia Vanitas" cioè "Vanità delle Vanità, tutto è Vanità": di fronte alla morte, le ricchezze, i piaceri e anche la stessa sapienza, non sono altro che vanità, perciò è opportuno accontentarsi di ciò che la vita concede, anche perché ogni azione umana ha un tempo preciso per essere portata a termine.
Delle vanitas originarie rimane la simbologia, anch'essa rivista ed attualizzata: l'uso dei dollari in luogo di metalli preziosi e monete d'oro per rappresentare il desiderio di accumulo e di possesso; l'utilizzo di bicchieri con diversi contenuti in luogo del vino per indicare il gusto, uno dei piaceri e dei sensi dell'uomo richiamati nelle antiche rappresentazioni; la collocazione di fiori per esaltare il senso dell'olfatto, ma anche per ricordare l'emblematica quattrocentesca e cinquecentesca, con associazione tra fiori e qualità morali; l'introduzione di ritratti di personaggi noti e meno conosciuti a voler ricordare che tutti indistintamente dovremo fare i conti con il vero senso della vita, prendendo atto che tanto di ciò che ci appare essenziale ed irrinunciabile è in realtà soltanto una proiezione della nostra vanità.
Naturalmente il messaggio, deciso e forte, viene mediato dall'apparente superficialità degli oggetti, dai colori, dall'armoniosa combinazione di passato e presente, di immagini della memoria e citazioni.
Con intento decisamente più leggero, ma pur sempre con la volontà di proporre una diversa lettura del prodotto artistico, il progetto NIKI COOPER comprende inoltre una rivisitazione di vedute e di scene di genere con l'introduzione di elementi contemporanei volti a rendere attuale, sdrammatizzandola, l'abilità pittorica di antichi maestri, creando immagini finalizzate esclusivamente a strappare il sorriso dello spettatore. Nascono così manifesti di Marilyn Monroe sulle pareti di monumenti storici, Harley Davidson parcheggiate in piazzali ottocenteschi, quadri di artisti della new pop appesi in antiche quadrerie.
Infine, la proposta di Spaghetti pop denominata NIKI COOPER comprende riproduzioni fotografiche delle vanitas sopra descritte, che, attraverso un totale stravolgimento delle prospettive e dei colori degli originali, ripropongono i medesimi temi in maniera, se possibile, più sfumata e meno impegnativa per collocazione ed ingombro.