Enrico Benaglia – Natività
Una “Natività” dipinta su tela e di grande formato con i suoi colori graffiati e spettacolari, ritratta in uno stile inconfondibile, semplice e comunicativo. E’ questa l’essenza del presepe secondo Enrico Benaglia, uno dei più celebrati maestri dell’Arte contemporanea.
Comunicato stampa
Una “Natività” dipinta su tela e di grande formato con i suoi colori graffiati e spettacolari, ritratta in uno stile inconfondibile, semplice e comunicativo. E’ questa l’essenza del presepe secondo Enrico Benaglia, uno dei più celebrati maestri dell’Arte contemporanea.
Dal 7 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012, le persone che affollano le vie del centro della Capitale nella corsa frenetica alla ricerca dell’ultimo regalo, possono vivere un momento di grande emozione e di vera spiritualità, concedendosi una pausa anche di riflessione, visitando il presepe che il Maestro Benaglia ha dedicato al Natale della Provincia nella Sala Stampa di Palazzo Valentini.
E’ da tempo immemorabile che un artista non prende il pennello per dipingere una “Natività” e l’artista romano lo ha fatto a modo suo, attraverso il suo tratto caratteristico e caratterizzante, che è anche la sintesi della sua impronta artistica e spirituale. La “Natività” di Enrico Benaglia, pur prevedendo tutti i motivi classici del presepe, così cari al cuore di noi tutti, ambienta e proietta la Sacra Famiglia in una piazzetta misteriosa col suo giardinetto di quartiere e le auto parcheggiate.
Nessuna mangiatoia, nessuna stalla. Nella “Natività” di Benaglia Gesù nasce su una panchina sotto un pino romano sotto al quale sgambetta felice. La particolare visione di questo evento da parte dell’artista, mentre tocca il cuore con la sua poesia e con lo splendore della sua particolare visione dei fatti, suggerisce al visitatore persino una lettura contemporanea dell’evento divino, volta quasi in chiave sociale.
Nella Sala Stampa saranno esposti anche un’interessante selezione degli studi preparatori che hanno impegnato l’artista romano per diversi mesi. Di notevolissimo impatto visivo, ad esempio, è il modello dell’Angelo di carta che compare poi ritratto sulla grande tela, e che è stato scelto anche – quale simbolo o logo – per il manifesto che pubblicizza l’evento. Seguono poi gli studi per i volti della Madonna e del Bambino, oltre all’intrigante collage con i ripensamenti successivi sulla piazza, sui personaggi e sugli animali che accorrono alla “Natività”.
“L’opera raffigura, in pieno centro storico di Roma, una visione originale del presepe: la natività sulla panchina di una piazza cittadina, con intorno le case e la vita che scorre normalmente” afferma il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.
“C’è chi si accorge che è successo qualcosa di speciale, e chi invece è troppo preso dalla quotidianità per essere attento a cosa gli accade intorno, e così continua a portare a passeggio il cane o a guardare il cielo dalla finestra. Mi ha colpito la figura della bambina, che porta con sé la stella cometa e vuole in questo modo dare a tutti l’annuncio della natività. Ma questa è soltanto una delle letture possibili, una delle sensazioni che l’opera di Benaglia può suscitare. Di certo tutti coloro che si soffermeranno ad ammirarla usciranno da questa esperienza più “ricchi”, e potranno apprezzare un modo non convenzionale, ma di sicuro emozionante, di celebrare il Natale” conclude il Presidente Zingaretti.