Alessandro Sansoni – Tra due Mondi
Una intera sezione della mostra rende omaggio alla recente scomparsa di Sergio Bonelli, reinterpretando ed inserendo nelle sue opere i personaggi più celebri del grande editore, Tex Willer, Zagor e Dylan Dog, trasportandoli dai già nobili territori del fumetto alla dimensione estetica dell’arte.
Comunicato stampa
TRA DUE MONDI
Dalle memorie moltiplicate all'omaggio a Bonelli
A cura di Massimo Riposati
È nei brevi istanti che separano il sonno dal risveglio, negli attimi in cui coscienza e ricordo del sogno ancora si confondono, quando emergono e si accumulano immagini, sensazioni, tattilità improbabili ed evanescenze che improvvisamente si materializzano, che nascono i processi immaginari all’origine dell’opera foto/pittorica di Alessandro Sansoni.
Dal sogno spesso, ma più spesso ancora da una memoria analitica e selettiva che conserva e protegge tracce evidenti di un viaggio vitale, dall’infanzia e dall’adolescenza ma fino all’attimo precedente, all’ultima emozione vissuta, goduta o sofferta.
Una stratificazione della memoria o delle memorie che vive giornalmente, come se in lui si azionasse un computer capace di elaborare i dati, più o meno nitidamente e consciamente, e di depositarli sulla scrivania della sua esistenza, rendendoli disponibili al saccheggio o all’amorevole cura.
Memorie che riguardano si l’adolescenza, l’infanzia e forse anche vite prenatali, ma che non si limitano al vissuto personale che pescano nel lago del sogno, dove un lavoro onirico magistralmente “montato” dal suo cervello lo conduce ad una notevole e stimolante massa di immagini e di percezioni visive.
Dopo aver incontrato, nei suoi attraversamenti mnemonici, come memoria dell’adolescenza, Superman e l’Uomo Ragno ed averli collocati nelle atmosfere e nelle architetture dei mondi da lui visitati, dagli Stati Uniti all’Estremo Oriente, una intera sezione della mostra rende omaggio alla recente scomparsa di Sergio Bonelli, reinterpretando ed inserendo nelle sue opere i personaggi più celebri del grande editore, Tex Willer, Zagor e Dylan Dog, trasportandoli dai già nobili territori del fumetto alla dimensione estetica dell’arte.