Il Palazzo in mostra
Dopo l’apertura nel 2009 dell’ala orientale di Palazzo Mazzetti, a conclusione del primo lotto di lavori, che
ha visto l’allestimento provvisorio di alcune sale del piano nobile e la realizzazione della mostra “Il Teatro
del Sacro”, si presenta oggi il completo recupero dell’edificio e il riallestimento del museo civico.
Comunicato stampa
Dopo l’apertura nel 2009 dell’ala orientale di Palazzo Mazzetti, a conclusione del primo lotto di lavori, che
ha visto l’allestimento provvisorio di alcune sale del piano nobile e la realizzazione della mostra “Il Teatro
del Sacro”, si presenta oggi il completo recupero dell’edificio e il riallestimento del museo civico.
Gli interventi, avviati con lavori di consolidamento nel 2003 e proseguiti dal 2005 al 2011, hanno
interessato tutto l’edificio, dal piano cantinato al tetto, recuperando spazi per circa 6000 metri quadrati.
Nelle sale espositive al piano terra sono documentati con pannelli, grafici, disegni, foto e filmati i
complessi lavori che hanno coinvolto tecnici, imprese, studiosi, artigiani, restauratori. Gli interventi sono
stati effettuati sotto l’alta sorveglianza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali tramite la
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e
Vercelli – Arch. Cristina Lucca; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del
Piemonte – Dott.ssa Rossana Vitiello e la Soprintendenza per i Beni Archeologici e del Museo Antichità
Egizie – Dott. Federico Barello.
I restauri degli apparati decorativi del primo e secondo lotto sono stati preceduti da campagne di saggi
stratigrafici che hanno permesso di individuare la sovrapposizione delle diverse fasi e di definire, dal
punto di vista metodologico e filologico, le modalità di intervento, sotto la sorveglianza e direzione della
Dott.ssa Rossana Vitiello.
Il progetto di recupero, affidato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti all’architetto Giovanni Bo, ha
permesso di restituire alla città uno degli edifici più significativi per storia e bellezza architettonica e
contemporaneamente, grazie al supporto del progetto scientifico dello storico dell’arte Andrea Rocco, il
museo civico, rinnovato negli allestimenti, adeguato alle esigenze di sicurezza e di conservazione, dotato
di attrezzature e spazi che consentono le attività di un centro culturale vivo e propositivo.
Percorrendo l’edificio, dal piano sotterraneo fino all’ultimo piano, si possono cogliere elementi significativi
della stratificazione di vicende storiche e costruttive e, attraverso l’allestimento museale, comprendere il
formarsi delle collezioni dagli ultimi anni dell’ottocento fino ad oggi. Collezioni che, studiate e restaurate,
tornano ad essere visibili dopo molti anni, come, per esempio, la collezione di tessuti Gerbo.
Book shop, aula didattica, sala conferenza, biblioteca e fototeca, archivi, depositi, spazi per mostre
temporanee, caffetteria, touch screen, proiezioni multimediali e sistemi informatici sono gli elementi
accessori realizzati per rendere attuale e maggiormente fruibile un edifico storico, complesso nelle sue
articolazioni e nelle sue suggestioni.
Le proiezioni multimediali sono accompagnate da musiche originali di Daniele Ferretti, compositore e
musicista astigiano e il video, realizzato da Due tra le Quinte, oltre agli addetti ai lavori, vede la
partecipazione dell’attore canellese Andrea Bosca che conduce il visitatore alla scoperta del Palazzo e delle
sue collezioni.
Ad integrazione dell’intervento, sono stati realizzati i giardini di Largo Alganon, di proprietà comunale, che
ospitano la scultura “Alveare” di Jessica Carrol, vincitrice del Premio “Mastroianni”, destinata dalla
Regione Piemonte alla Città di Asti.
I lavori di recupero di Palazzo Mazzetti sono stati finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti,
con il contributo della Regione Piemonte.