Antonio Syxty – Money Transfer
Regista di teatro, cinema, televisione ed eventi speciali Antonio Syxty inaugura la sua prima mostra d’arte dal titolo Money Transfer.
Comunicato stampa
Antonio Colombo inaugura per LITTLE CIRCUS, spazio situato all'interno della galleria dedicato ai progetti speciali, la mostra personale di Antonio Syxty dal titolo Money Transfer.
Regista di teatro, cinema, televisione ed eventi speciali Antonio Syxty inaugura la sua prima mostra d’arte dal titolo Money Transfer.
Syxty inizia nella seconda metà degli anni ‘70 come performer nelle gallerie d’arte e negli spazi underground, collaborando con artisti, designer, architetti e musicisti di quel periodo. Il suo è un percorso fortemente segnato dall’arte concettuale e comportamentale di quegli anni, e da una decisa fascinazione (iniziata negli anni del Liceo in quel di Ivrea) per il lavoro di Marcel Duchamp, soprattutto per l’opera La Mariée mise à nu par ses célibataires, même (La Sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche)
Negli anni ’80 il suo percorso si sposta progressivamente verso il teatro, che lui stesso indica come un’arte comportamentale con infinite derive e declinazioni legate allo scambio delle identità, e al situazionismo narrativo.
Da allora il suo percorso si formalizza nella professione di regista, prima di teatro poi di cinema e televisione, con frequenti contaminazioni in altri ambiti della comunicazione, dalla video installazione alla convention, fino a definirsi in alcuni casi come un regista di spazi e di comportamenti.
Le prime carte di credito compaiono in forma di proiezioni in un suo spettacolo-comportamentale dal titolo Do You Love Me? del 2007 su testi di R.D.Laing. In seguito Syxty ha perseguito e sviluppato il suo lavoro sulle carte di credito fino ad arrivare a una prima formalizzazione in cui mission della carta, numerologia e immagine propongono un’alchimia fra identità, traccia emotiva e contesto sociale, con la consapevolezza di una progressiva sparizione della realtà attraverso l’interpolazione di ruoli e scopi.
A differenza delle carte di credito reali le carte di Syxty non sono seriali, ma pezzi unici la cui matrice digitale viene distrutta dopo l’emissione e la stampa su plastica ingrandita 9 volte. L’idea di Syxty sottende alla possibilità di creare dei veri e propri ‘ritratti’ in forma di identità digitali personalizzate e non riproducibili.
“…Guardando bene queste opere si scopre ben altro. Per esempio una forma di straniamento anomala, radicalmente diversa da quella di matrice post-concettuale oggi così in voga. Con ciò non intendo dire che Syxty sia avulso da quella sorta di tradizione interna alle avanguardie che ha in Duchamp il suo patriarca e nei Concettuali gli ultimi epigoni degni di nota: penso semmai che sia un apostata, che coltivi una sua occulta eresia di tipo metafisico, in un’accezione stentatamente decifrabile del termine”... Roberto Borghi – critico
“…Il progetto di Antonio Syxty nell'ingrandire ipotetiche carte con funzioni diverse, scopre a volte un terreno socio culturale che non era stato messo in evidenza…”
Horatio Goni – artista e gallerista
“…Nulla vieta ad Antonio Syxty di immaginare che le carte di credito possano diventare ancora di più, moltiplicarsi fino a coincidere con la moltitudine dei compratori-utilizzatori, ciascuna adatta a raffigurare una specifica personalità, a sintetizzare abitudini e voglie particolari, bisogni, ossessioni e vizi personali…”
Pierangelo Dacrema – Professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari
“…Il suo è un grande gioco dell’economia: ha ingrandito per nove volte la carta di credito e ne ha create di nuove. Sono le carte di credito che stanno nel cassetto dei sogni. Forse la più attuale è la Shareholder Card che reca l’immagine di un filone di pane. Compreremo il pane con la carta di credito? Chissà? Ma ce la faremo poi a rimborsare il nostro debito?...”
Angela Madesani - critico
Inaugurazione martedì 17 gennaio 2012, alle ore 18.30
La mostra rimarrà aperta fino al 4 febbraio 2012
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, il sabato dalle 15.00 alle 19.00
Antonio Syxty è nato a Buenos Aires. Vive e lavora a Milano.
Durante gli anni del liceo ha scritto un saggio sulle scritture visuali e d’avanguardia in Italia dal 1940 al 1974. Dopo aver frequentato corsi di Art and Drama negli USA nel 1975/76 ha iniziato a realizzare numerose performance a Milano e in tutta Italia in varie gallerie e spazi culturali dal 1977 al 1984. Nel 1978 ha inventato OH-ART! una movimento artistico autobiografico con un Fan Club dedicato alla sua persona e alle sue azioni artistiche. Negli anni successivi è passato dalla art-performance al teatro svolgendo una carriera di regista di teatro, cinema, televisione e radio con esperienze di video, editing e comunicazione. Come regista ha lavorato anche per RAI e Mediaset e per il teatro nei maggiori teatri e festival italiani. Attualmente è co-direttore artistico del Teatro Litta di Milano. E’ stato regista anche per pubblicità, filmati industriali, moda, concerti musicali , convention ed eventi particolari live.
Ha realizzato interventi di installazione, pittorici e di immagine per molti dei suoi spettacoli.