Rocco Franceschi – 99×2 individualità

Informazioni Evento

Luogo
BIANCOVOLTA
Via delle Piagge 23, Viterbo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
21/12/2011

ore 19

Artisti
Rocco Franceschi
Generi
presentazione

Installazione fotografica di rocco franceschi

Comunicato stampa

99X2
INDIVIDUALITÀ
installazione fotografica di rocco franceschi
Caro Rocco,
Non si tratta tanto di stabilire la persistenza del dualismo tra emotività e razionalità, che in termini psicanalitici significa la convivenza di conscio e subconscio di cui l’Io e l’Es sono facce della stessa medaglia, quanto, piuttosto, di stabilire il superamento della forma moderna di persona (maschera in latino) per giungere al personaggio. Questo passaggio è tipico dell’epoca post - moderna. Se, infatti, nella modernità abbiamo assistito al problematico adattamento del privato alla sfera pubblica tramite una vestizione pirandelliana del ruolo sociale, oggi si è attuato uno sconfinamento delle pulsioni profonde nel comportamento pubblico, un eccesso normalizzato da un processo che Massimo Carboni ha definito omeopatico. In epoca moderna sussisteva la necessità di adeguarsi a un contesto sociale che forniva l’altro da se, per il quale si adottavano comportamenti che adeguavano il privato al pubblico. Oggi, la bestialità notturna di Mr Hide, che un tempo si contrapponeva alla mitezza diurna del Dr Jeckyll, è stata soppiantata dalla mostruosità di Hulk , una mostruosità diurna, esorbitante, dove Bruce viene ritenuto una minaccia di depotenziamento. Il mostro verde deve esprimersi nell’eccesso per sopravvivere in un mondo di eccessi. Così quella maschera pirandelliana non causa più disagio, ma piacere ed esaltazione dal momento che il contesto reale è lo scenario di uno spettacolo permanente. La realtà, ormai diventata fiction. Compiuto quel delitto perfetto ipotizzato da Jean Budrillard, la realtà cerca attori capaci di sostenere la ribalta con le proprie ossessioni e pulsioni ostentate nella forma più vistosa possibile. L’alterazione psicotropica e alcoolica diventa, ad esempio, la normalità in cui l’adeguamento è funzionale alla sistemazione della vita su un modello senza contraltari. La storia personale, schiacciata sul presente, è cancellata dalla geografia del reale. L’oggetto d’affezione è diventato feticcio, ostentato, enfatizzato nel ridimensionamento del benessere: “Sii te stesso” è uno slogan che si trasforma in “Sii un Super - Te stesso”. Giano bifronte, caro Rocco, è stato sostituito dal corpo mediale in maniera talmente definitiva da farci rimpiangere persino le misere meschinità piccolo borghesi, le ambiguità, l’opportunismo. La volgarità dilagante, pornografica, demolitrice ohimè è più negativa delle piccole bassezze tipiche dell’uomo moderno, sia stato esso cliente o suddito. Ma ancora capace di far nascere la forza di un mito dal suo universo privato, Joyce lo ce lo ha insegnato.
Marcello Carriero