Sarà l’Italia

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA - PALAZZO MADAMA
Piazza Castello , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedi-sabato 10-18, domenica 10-20, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima

Vernissage
16/03/2011
Biglietti

intero € 7.50, ridotto € 6.00, gratuito ragazzi fino a 18 anni

Generi
documentaria

L’aula del Senato è stata ricostruita in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nella stessa sala dove era stata allestita nel 1848 per ospitare il Senato subalpino, divenuto nel 1861 il primo Senato del Regno d’Italia.

Comunicato stampa

La mostra Sarà l’Italia. La ricostruzione del primo Senato, in corso a Palazzo Madama è stata prorogata fino al 18 marzo 2012. La proroga permette di portare ad un anno la durata dell’iniziativa - inaugurata lo scorso 16 marzo 2011 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - e risponde alla richiesta dei tanti visitatori, torinesi e turisti, che hanno apprezzato il suggestivo allestimento chiedendo di mantenerlo nella sala.

L’aula del Senato è stata ricostruita in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nella stessa sala dove era stata allestita nel 1848 per ospitare il Senato subalpino, divenuto nel 1861 il primo Senato del Regno d’Italia. In questi primi nove mesi di apertura la mostra è stata visitata da oltre 247.000 persone, con una media di più di 1000 visitatori al giorno, e ha ospitato un ricco programma di attività (conferenze, concerti, iniziative per le scuole) coinvolgendo 21.747 partecipanti.

Tra marzo e dicembre sono infatti stati organizzati 161 eventi, realizzati anche in collaborazione con diverse istituzioni cittadine, tra cui Biennale Democrazia, MITO Settembre Musica, Associazione Torino Città Capitale Europea, Circolo dei Lettori, Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile. Grazie ai molteplici spunti offerti di volta in volta da personalità del mondo della cultura, della politica, della società civile e del giornalismo, il museo ha assunto il ruolo di un “forum”, luogo in cui i visitatori hanno potuto riflettere e dibattere direttamente sui grandi temi che hanno animato la nostra storia. Attraverso la cabina di voto, installata in uno degli spazi laterali del Senato, e sul sito web, 10.000 persone hanno votato a favore o contro le 9 proposte di legge dibattute nella camera alta tra il 1848 e il 1864 (diritti civili agli immigrati, traforo del Fréjus, soppressione del tribunale ecclesiastico, sistema di imposte progressive, scuola pubblica, libertà di stampa ecc.), entrando in contatto diretto con temi, ideali e valori che hanno segnato la nascita della nazione.

Le attività hanno coinvolto pubblici diversi per gusti, formazione e competenze: oltre a conferenze, giornate di studi e laboratori educativi, il Senato ha ospitato letture di classici, spettacoli teatrali, concerti, lezioni di storia dell’arte, visite guidate con aperitivo, fino ai laboratori di maglia di Madama Knit. L’aula è stata utilizzata 34 volte per attività esterne al museo: convegni, conferenze stampa, visite guidate, cerimonie, presentazioni di libri, per un totale di 3.881 presenze. Tra queste la seduta del Consiglio Provinciale, il convegno nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, il convegno della Società Italiana per la Storia dell'Età Moderna, la seduta del Consiglio di indirizzo della Fondazione CRT, l’evento della Banca Regionale Europea, l’Assemblea Nazionale FIDAS e le conferenze stampa di Turin Marathon e Via Lattea. Un indicatore dell’attrattiva esercitata dalla ricostruzione dell’aula è anche il numero di matrimoni civili celebrati a Palazzo Madama nel corso del 2011, che hanno impegnato tutte le 8 date fissate: tra aprile e novembre 24 coppie di giovani torinesi hanno scelto di unirsi in matrimonio nel Senato e di condividere l’esperienza di “far parte della storia” con i loro 2.258 ospiti. Grande successo anche per “Fuori orario”, l’opportunità di aprire il museo in esclusiva su richiesta di privati e accogliere nell’Aula visite guidate, convegni e concerti quando il museo è chiuso al pubblico.

Durante il periodo di proroga della mostra, ragioni di economia obbligano a semplificare il format, pertanto a partire dal 10 gennaio 2012 sarà eliminato il percorso multimediale, la ricostruzione dei grandi discorsi e sarà rimossa la cabina di voto.

Dal 18 marzo in poi è auspicabile che la scenografia dell’aula possa essere consegnata alla memoria dei progetti ideati per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia mentre il museo riguadagnerà la fastosa sala settecentesca degli appartamenti reali, complemento essenziale del grande avancorpo progettato da Juvarra.

Fino a marzo continua invece “Fuori orario”, l’opportunità di aprire il museo in esclusiva su richiesta di privati e accogliere nell’Aula visite guidate, convegni e concerti quando il museo è chiuso al pubblico.