Gerardo Zei – Architettura e Musica
Arte, architettura e jazz. Una quarantina di dipinti e alcune sculture, per suggellare la prima volta in Umbria di un giovane artista che si sta distinguendo nella storia dell’arte contemporanea. Miles Davis, Mingus, Chet Baker e John Coltrane sono solo alcuni dei grandi protagonisti del jazz che rivivono nelle tele di Gerardo Zei, accanto ai luoghi di questo genere musicale. Un collage di ambientazioni che crea vere e proprie città immaginarie.
Comunicato stampa
GERARDO ZEI
“Architettura e Musica”
Mostra di pittura e scultura
14 – 28 gennaio 2012
Inaugurazione sabato 14 gennaio, ore 18.30
Studio d’architettura Rossi Falcinelli, Bastia Umbra (PG)
Arte, architettura e jazz. Una quarantina di dipinti e alcune sculture, per suggellare la prima volta in Umbria di un giovane artista che si sta distinguendo nella storia dell’arte contemporanea. Miles Davis, Mingus, Chet Baker e John Coltrane sono solo alcuni dei grandi protagonisti del jazz che rivivono nelle tele di Gerardo Zei, accanto ai luoghi di questo genere musicale. Un collage di ambientazioni che crea vere e proprie città immaginarie
“Non esistono note sbagliate” (Miles Davis)
COMUNICATO STAMPA
Gerardo Zei possiede una tecnica fuori dal comune nella pittura a spatola, traccia con rapidità i suoi gesti sulla tela per creare figurazioni suggestive ed emozionali. Protagonista indiscusso delle tele è il jazz, con le sue interpretazioni di grandi interpreti di questo genere musicale. Gli architetti Matteo Rossi e Gianluca Falcinelli fanno uso di un comune spazio di lavoro per presentare “Architettura e Musica”. Da un’idea degli architetti, sabato 14 gennaio alle ore 18.30 inaugura la nuova mostra personale di Gerardo Zei, inserita nel loro studio di architettura a Bastia Umbra (PG). La mostra rimarrà aperta fino al 28 gennaio con ingresso libero.
I quadri di Gerardo Zei rappresentano l'evoluzione più recente della ricerca pittorica ed emozionale del giovane artista fiorentino sul suo modo di "fare" arte. Miles Davis, Mingus, Chet Baker e John Coltrane sono solo alcuni dei grandi protagonisti del jazz che rivivono con forte impatto nelle sue tele, una metamorfosi che trasforma la musica jazz in un vero e proprio collante capace di unire etnie e stati sociali diversi. Accanto a questi grandi artisti rivivono i luoghi del jazz, la metropoli e il ghetto, i grattacieli e la strada. Un collage di ambientazioni che crea vere e proprie città immaginarie, dove il Colosseo si fonde con un grattacielo di New York in un lungomare di Nizza, a rafforzare l’assenza di confini nell’arte, ma piuttosto la missione stessa dell’arte di legante tra popoli e generazioni. Con pochi e geniali tocchi di pigmento bicromo, Zei catalizza lo sguardo dell’osservatore in un particolare, in un dettaglio che possa trasportarlo in un percorso emozionale alla scoperta dell’anima più nascosta del jazz.
In mostra anche alcune sculture, che prendono vita dall’assemblaggio di metalli vari: ottone, alluminio, ferro, componenti elettrici. Tra di essi, spicca un originale ed eclettico sax realizzato, tra gli altri materiali, anche con pezzi della marmitta di un vecchio 50 cilindri.
In questa mostra le sue pitture e sculture si appropriano delle sale dello studio ospitante, fondendo l’arte ai luoghi del lavoro, lì dove le idee architettoniche prendono forma per generare a loro volta arte.
Ha scritto di lui la curatrice Flora Rovigo: “Gerardo Zei si serve della pittura come mezzo per esprimere una sorta di ambivalente sentimento nei confronti della musica jazz. Se pur attratto dal modo musicale in genere, lui stesso milita attivamente in questa disciplina, quello che spinge l’artista a rappresentare momenti di arte jazz è un diverso approccio affettivo.[…] Il gesto pittorico, la scelta oculata e precisa di rappresentare particolari momenti musicali e celebri autori, l’uso di cromie vibranti, tutto questo si orchestra per esprimere il proprio rifiuto nei confronti di quei parametri, forse non solo sonori, imposti dall’esterno.[…] Ma ciò che iconograficamente appare come celebrazione del jazz diviene idealmente una sua negazione: il suono diventa spesso silenzio, la poliritmia musicale si riduce nell’attimo in cui viene colto l’autore, l’enfasi tonale si muta in concentrazione”.
dati mostra
inaugurazione mostra: sabato 14 gennaio ore 18.30
Studio d’architettura Rossi Falcinelli
Via Firenze, 115 06083 Bastia Umbra (PG)
visitabile dal lunedì al venerdì ore 10.00 - 13.00 / 15.30 – 18.00
Informazioni: tel. 075 8000577 – [email protected] / [email protected]
note biografiche artista
Gerardo Zei nasce a Firenze nel 1978. Formatosi presso l’Accademia delle Belle Arti, consegue la laurea in Storia e tutela dei beni storici e artistici presso la Facoltà di Storia dell’Arte. Nel 2003 lavora come restauratore a Trento. Nel 2003 e nel 2004 vince il concorso di pittura estemporanea a Prato. Nel 2004 espone a Londra presso il Waterstone. Fino al 2006 lavora in uno studio di restauro di arte contemporanea a Milano. Nel 2007 ritorna a Firenze, dove inizia un ciclo pittorico dedicato ai grandi protagonisti del jazz. In luglio presenta la personale BLU NOT presso il Bernini Palace di Firenze a cura della Chiodini Arte.
In novembre espone 6 opere dedicate a Stefano Bollani nel foyer del Teatro Verdi di Firenze durante una data esclusiva del grande musicista jazz italiano. In novembre espone la mostra personale JAZZ GATE in collaborazione con l’associazione “SpiritoJazz” di Pontedera (PI), dove le sue opere fanno da scenografia permanente del palco per i concerti di svariati artisti di fama mondiale, come Elio Tatti e Jesse Davis. In dicembre, inserito nel progetto Cento artisti per la ricerca, a cura dell’associazione Fiorgen, espone nella sala di Arte Contemporanea di Palazzo Pitti a Firenze.
Nel 2008 espone le personali JAZZ WALL presso la Galleria Benvenuti di Firenze e BE JAZZ patrocinata da Unicredit Banca in Palazzo Grande a Livorno.
Espone a Castel di Poggio (FI) 10 opere, 2 delle quali battute all’asta da Fabrizio Moretti durante Liberi di sognare, evento presieduto da Irene Grandi a favore della Fondazione Marta Cappelli. Espone come finalista del Premio Nazionale di Pittura Ciuffenna presso “La Filanda” di Loro Ciuffenna (AR), con il patrocinio della Provincia di Arezzo e Regione Toscana. In settembre espone in Palazzo Panciatichi a Firenze all’interno della mostra Una rivista, un’idea, una città in occasione del cinquantennale della rivista Testimonianze. In settembre espone in Creatività, collettiva curata dalla Galleria Benvenuti presso il Borghese Palace Art Hotel di Firenze. Dipinge per la casa discografica Philology di Macerata, le copertine di due volumi Jazz in onore di Chet Baker di Michela Lombardi e Sellani Trio.
Nel marzo 2009 inaugura ad Ivrea, in occasione del festival internazionale del Jazz, con la collaborazione della Fondazione Ghelli, del Comune di Ivrea, l’Associazione Effettoserra e Spazio10, la mostra itinerante GLUE JAZZ dove Zei accosta alle sue icone Jazz una serie di opere raffiguranti architetture e città immaginarie. La mostra fa tappa in luglio a Loro Ciuffenna (AR) e in Agosto a Follonica (GR) in occasione del Grey Cat Jazz Festival.
Nel 2009 espone nella collettiva Arte e solidarietà per la ricerca per Fiorgen presso il Museo Archeologico di Firenze. Nella personale ARTE E MODA organizzata da Meucci s.p.A di Firenze presenta opere dedicate al Jazz dipinte su pelle. A dicembre espone nella collettiva Sulla via della Cometa a Villa Borromeo a San Casciano Val di Pesa (FI).
Nel 2010 espone a Firenze al Babilonia. In Marzo espone a Jade (Germania) una personale presso la Galleria Shoenhof. In luglio la personale GLUE JAZZ al Tignano Festival 2010, corollario al concerto di Fabrizio Bosso. Sempre in luglio partecipa con quadri e sculture alla collettiva I GIOVANI E LA BATTAGLIA, curata da Sandra Stanghellini, nella splendida cornice del Castello Conti Guidi di Poppi (AR). In Agosto espone nuovamente a Follonica (GR) in occasione del Grey Cat Jazz Festival, invitato da Stefano “Cocco” Cantini. Nel 2011 espone a Verona, durante la collettiva Chez Amed, a Barberino val d’Elsa (FI) a cura di Sandra Stanghellini e ancora a Follonica (GR) in occasione del Grey Cat Jazz Festival nel Salone espositivo del Casello Idraulico.
Ha in programma mostre a Cosenza, Toronto e Padova. Attualmente vive e dipinge a Firenze.