Antonio Recca – So deep. So smooth
Le sue opere di collocano nell’ambito dell’espressionismo astratto di lontana matrice kandiskyiana, arricchito dalla lezione dell’informale segnico che oggi rivede attraverso sempre nuove sperimentazioni.
Comunicato stampa
Il prossimo 19 gennaio alle ore 19, presso il Centro Voltaire di Catania, sarà inaugurata la mostra personale di Antonio Recca, evento che darà il via alle iniziative culturali della galleria d'arte per il 2012, consueta programmazione annuale in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catania.
Recca nasce a Catania (1957) dove si forma culturalmente e artisticamente, esprimendo grande vivacità d'interessi e partecipando già dalla fine degli anni settanta, con il gruppo " Arte di Provincia", a vari progetti di intervento culturale sul territorio.
Nell'87 la sua ansia di ricerca lo porta in Lombardia a confrontarsi con le principali tendenze dell'arte contemporanea italiane ed internazionali. Inizia così un'intensa attività professionale segnata da diverse esposizioni artistiche in Italia e all'estero e da collaborazioni con le più importanti industrie tessili in qualità di designer.
Il bisogno di "sentire" la luce della sua Sicilia lo ha poi riportato alla sua città natale, dove oggi vive e lavora.
Le sue opere di collocano nell'ambito dell'espressionismo astratto di lontana matrice kandiskyiana, arricchito dalla lezione dell'informale segnico che oggi rivede attraverso sempre nuove sperimentazioni. Nel suo lavoro è palpabile "la formazione accademica, l'educazione artistica, la gratitudine per i grandi maestri, l'inscindibile legame con i padri spirituali, la passione per la musica, la meditazione e la letteratura. Poi c'è l'estro e la sperimentazione del creativo. Emerge un' abilità narrativa di rara finezza stilistica tutta personale, mai banale, provinciale, semmai di respiro nordeuropeo. C'è una storia da raccontare dietro ogni angolo, a più riprese, pronta a svelare segreti, aneddoti, snodi cruciali".* La vicenda compositiva nella sua varietà e complessità svela una costante tensione all'eleganza e all'equilibrio assoluto.
"Nei lavori più recenti (2009-2011) prevale un linguaggio a più strati, anche i tempi sono molteplici e l'artista approda ad un lirismo sensuale che nasce in profondità e vi ritorna percorrendo strade sconosciute. La terra è fatta di cielo, il cielo è terra. I blu si celano dietro i verde bosco e i gialli giocano la stessa partita con i rossi accesi. Si compiono prodigi cromatici a metà tra impressionismo e astrattismo. Il colore è espressione d'una sinfonia interiore e ogni scelta procede d'istinto e si fa interprete di delicate inclinazioni, desideri impalpabili. A tratti più naturalistico, altre più onirico, il tratto interpreta la natura con tutti i sensi a disposizione. L'artista concepisce e realizza atmosfere generando accordi di sublime impatto stilistico".*
Antonio Recca ha esposto, con mostre personali e collettive, a Catania, Messina, Acireale, Troina, Mascalucia, Giardini Naxos, Gibellina, Palermo, Vizzini, Noto, Vittoria. E poi a Milano, Aosta, Fondi, Monaco di Baviera, San Vincent.