Politiche della Memoria # 4
Riprende il quarto ciclo di Politiche della memoria #4, promosso da NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano con l’obiettivo di interrogare il rapporto tra immagine, storia e memoria. Quattro nuovi appuntamenti a carattere monografico, con ospiti internazionali, che si articolano in una conferenza e un ciclo di proiezioni, di cui, i primi due, Eric Baudelaire e Wendelien van Oldenborgh.
Comunicato stampa
Politiche della Memoria # 4
incontro con Eric Baudelaire
“è lo stesso al cinema e nella guerriglia, si studiano i luoghi dell’azione”
Masao Adachi
Mercoledì 25 Gennaio ore 18:00
Aula Magna Edificio Titanio di NABA via Darwin 20, Milano
Ingresso Libero
Dopo il successo delle scorse edizioni, mercoledì 25 gennaio riprende il quarto ciclo di Politiche della memoria #4, promosso da NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano con l’obiettivo di interrogare il rapporto tra immagine, storia e memoria. L’iniziativa, curata da Marco Scotini, ha già ospitato in passato Lisl Ponger, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Gintaras Makarevicius, Eyal Sivan, Hito Steyerl, Ursula Biemann, Angela Melitopoulos, Deimantas Narkevičius, Florian Schneider, Clemens von Wedemeyer e John Akomfrah. Quattro nuovi appuntamenti a carattere monografico, con ospiti internazionali, che si articolano in una conferenza e un ciclo di proiezioni, di cui, i primi due, Eric Baudelaire e Wendelien van Oldenborgh.
Per il primo incontro della quarta edizione di Politiche della Memoria il documentarista inglese Eric Baudelaire presenta per la prima volta in Italia il film “The Anabasis of May and Fusako Shigenobu, Masao Adachi and 27 years without images”, dopo il grande successo all’ultimo Festival del Documentario di Marsiglia (FID).
Tokyo 2001. May Shigenobu, figlia di Fusaku Shigenobu, leader dell’Armata Rossa Giapponese, ottiene la cittadinanza dopo l’arresto della madre: nata in clandestinità, costretta all’anonimato, è cresciuta nei campi profughi palestinesi. Anche il regista militante Masao Adachi, arrestato nel 1997, abbandona il cinema sperimentale per entrare nell’Armata Rossa e sostenere la causa rivoluzionaria, negli anni Settanta, quando l’ARG supportava il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
Estratti di lunghe interviste raccontano i ricordi dell’infanzia invisibile di May, un’esistenza segreta lontana dalla madre, e l’erranza di Masao con suoi i 27 anni di esilio volontario e senza immagini, perché quelle girate in Libano furono distrutte durante la guerra. Condannato a non filmare, chiede a Eric Baudelaire cosa cercare, rivedere, registrare. Due resoconti si intersecano, mescolando vicende private, storia politica, propaganda e teoria del cinema.
Sono quindi le parole, la testimonianza, la memoria (e la falsa memoria) che strutturano The Anabasis of May and Fusako Shigenobu, Masao Adachi and 27 Years without Images. E l’epopea politica e personale dell’Armata Rossa Giapponese è raccontata come un anabasi, un viaggio che è sia un vagare verso l’ignoto che un ritorno a casa. Da Tokyo a Beirut nel clima ideologico post1968 e da Beirut a Tokyo alla fine dei trent’anni di avanzamento della frangia più radicale della sinistra rivoluzionaria giapponese, narrati da due dei suoi protagonisti.
Eric Baudelaire, nato a Salt Lake City nel 1973, vive e lavora a Parigi. Interessato al rapporto tra le immagini e gli eventi, i documenti e le narrative, lavora con film, fotografia e installazione. Ha tenuto mostre personali presso Hammer Museum di Los Angeles, Elizabeth Dee gallery di New York, Galeria Juana de Aizpuru a Madrid e in Belgio alla Galerie Greta Meert e al Musée de la Photographie, Charleroi. Il suo lavoro è presente in diverse collezioni pubbliche, tra cui il Whitney Museum of American Art, il Centre Pompidou, il Fond National d'Art Contemporain e il FRAC Auvergne. Ha partecipato a numerosi festival cinematografici tra cui FID di Marsiglia, International Film Festival di Rotterdam e il Festival dei Popoli.
Prossimo appuntamento il 29 Febbraio con Wendelien van Oldenborgh.
NABA
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, è un’Accademia di formazione all’arte e al design: è la più grande e la più innovativa Accademia privata italiana e la prima ad aver conseguito, nel 1980, il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Offre corsi di primo e secondo livello nel campo del design, del fashion design, della grafica, delle arti multimediali, delle arti visive, della scenografia, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari. Nata per iniziativa privata a Milano nel 1980 per volontà di Ausonio Zappa, Guido Ballo e Gianni Colombo, ha avuto da sempre l’obiettivo di contestare la rigidità della tradizione accademica e di introdurre visioni e linguaggi più vicini alle pratiche artistiche contemporanee e al sistema dell’arte e delle professioni creative. Dal 2009, NABA è entrata a far parte di Laureate International Universities, un network internazionale di oltre 55 istituzioni accreditate che offrono corsi di laurea di primo e secondo livello a più di 650.000 studenti in tutto il mondo.