Santasangre – Bestiale improvviso
Movimento, scenografia tecnologica, musica raggiungeranno quell’esattezza tipica delle scienze e dei loro metodi in Bestiale improvviso_sovrapposizione di stato di Santasangre, spettacolo che inaugura la nuova stagione del Palladium Università Roma Tre il 26 gennaio (repliche fino a domenica 29). Con questa ulteriore tappa, l’indagine artistica del collettivo romano sull’energia nucleare e il suo utilizzo si apre a un nuovo capitolo come possibile nuovo punto di partenza che riattraversa le precedenti tappe, un percorso iniziato nel 2009 al Romaeuropa Festival con Framerate 0.
Comunicato stampa
Movimento, scenografia tecnologica, musica raggiungeranno quell’esattezza tipica delle scienze e dei loro metodi inBestiale improvviso_sovrapposizione di stato di Santasangre, spettacolo che inaugura la nuova stagione del Palladium Università Roma Treil 26gennaio(repliche fino a domenica 29).
Con questa ulteriore tappa, l’indagine artistica del collettivo romano sull’energia nucleare e il suo utilizzo si apre a un nuovo capitolo come possibile nuovo punto di partenza che riattraversa le precedenti tappe, un percorso iniziato nel 2009 al Romaeuropa Festival con Framerate 0.
Torna in scena, infatti, il ghiaccio della prima ipotesi a chiudere l’arco progettualedi Bestiale improvviso:«Il ghiaccio, presente in scena così come in natura, è esemplare nel nostro campo d’indagine come esito di una trasformazione di materia per applicazione di un’energia e come fenomeno naturale», spiega Santasangre. «Il ghiaccio ci permette di ripensareai confini della relazione tra uomo e natura, spesso compromessi: pensiamo all’energia nucleare che è forza generatrice lì dove può verificarsi naturalmente, e forza distruttrice lì dove è indotta dall’uomo».Con questo spettacolo viene infatti toccato un tema eticamente caldo: l’uomo è in grado di scatenare l’energia nucleare attraverso procedimenti indotti, la fissione, e usarla in maniera impropria, distruttiva e autodistruttiva. Così di fronte all’energia nucleare, l’umanità resta sempre sgomenta in un misto di ammirazione e terrore.
E anche questo sentimento sarà parte dello spettacolo del collettivo romano, che ha sempre puntato sulla forza delle immagini e sull’intreccio tra drammaturgia e arte contemporanea.Materia, vita e scienza sono da sempre uno dei poli di attrazione per Santasangre, formazione nata nel 2001 e per cui il termine di “collettivo” è il più appropriato, poichénel lavoro diDiana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci e Roberta Zanardo, si assommano competenze e traiettorie artistiche molto diverse: body art, scenotecnica tradizionale, elaborazioni video e 3D, musica minimalista ed elettronica.
In scena Roberta Zanardo insieme a Teodora Castellucci e Cristina Rizzo.
ideazione DianaArbib,Luca Brinchi,Maria Carmela Milano,Dario Salvagnini,PasqualeTricoci,Roberta Zanardo
partitura ed elaborazione del suono Dario Salvagnini
progetto ed elaborazione video Diana Arbib, Luca Brinchi, PasqualeTricoci
conTeodoraCastellucci,CristinaRizzo,RobertaZanardo
coreografia in collaborazione conCristina Rizzo
costumi Maria Carmela Milano
animazione 3D Alessandro Rosa
violoncello Viola Mattioni
promozione Carlotta Garlanda, Elena Lamberti - produzione santasangre 2011 co-produzione Romaeuropa Festival, Centrale Fies, Fabbrica Europa, Festival delle Colline Torinesi con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, OperaEstate Festival con il contributo della Regione Lazio residenze Kollatino Underground