Mimmo Paladino
La mostra e’ costituita da un nucleo di dipinti inediti di varie dimensioni tra cui una serie di opere dedicate ad alcune importanti citta’ italiane: Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Venezia. Il dialogo tra pittura e scultura si arricchisce di oggetti ‘trovati’, come rami ed elementi lignei.
Comunicato stampa
Venerdì 27 gennaio 2012 alle ore 18.30 la Galleria Mazzoli inaugura la mostra personale di Mimmo Paladino. Dopo la mostra “EN DE RE” del 1980, la personale del 1992, la mostra a quattro mani con Alighiero Boetti del 1993 e “Vasi Ermetici” del 1994 la Galleria Mazzoli presenta un'altra monografica di Mimmo Paladino. La mostra è costituita da un nucleo di dipinti inediti di varie dimensioni tra cui una serie di opere dedicate ad alcune importanti città italiane: Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Venezia. Nelle opere si può ammirare l'arte densa di simbolismo, mistero e segni polimaterici caratterizzata da figure geometriche che emergono e primeggiano su fondi in cui il dialogo tra pittura e scultura si arricchisce di oggetti ‘ritrovati’, come rami ed elementi lignei, fino ad allargare i 'confini' dell'opera che esce così dalla bidimensionalità.
Note biografiche
La riflessione artistica di Mimmo Paladino, nato nel 1948 a Paduli, si sviluppa a partire dalla fine degli anni ’60. Affascinato dal clima culturale dell’epoca, tra arte concettuale e Pop Art americana, i cui artisti più rappresentativi avevano esposto alla Biennale di Venezia del ‘64, Paladino incentra la sua prima attività sulla fotografia, associata spesso al disegno, tecnica a lui particolarmente congeniale. La sua prima personale è a Caserta, nel 1969. Gli anni ’70 vedono affermarsi, sempre più incisivamente nel suo percorso, l’interesse per la figura: dalle iniziali sperimentazioni concettuali l’artista trasferisce la propria attenzione sulla pittura figurativa. Strutture geometriche e oggetti quali rami e maschere campeggiano sulle tele dai colori decisi. Nel 1978 è a New York dove inaugura, l’anno successivo, mostre personali alla Marian Goodman Gallery e alla Annina Nosei Gallery.
Nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia nella sezione ‘Aperto 80’ di Achille Bonito Oliva, ed insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria, dà vita alla ‘Transavanguardia’. Nel corso degli anni ’80 la sua arte diviene sempre più referenziale e sulle superfici dalle ampie dimensioni e di grande impatto visivo, l’artista rappresenta la vita e il mistero della morte. Le tecniche usate sono diverse: pittura ad olio, disegno, incisione e tecnica mista con inserimento nelle tele di elementi tridimensionali. Dal 1985 si dedica alle grandi sculture in bronzo e alle installazioni. Celebre l’intervento in Piazza del Plebiscito a Napoli dove realizza una enorme montagna di sale su cui pone sculture con forme animali e umane.
Negli anni ‘90 intensifica con successo l’attività all’estero e nel 1994, primo tra gli artisti italiani contemporanei, espone alla Galleria Nazionale di Belle Arti di Pechino. Nel 1999, nell’ambito del South London Gallery Project, in una grotta in mattoni sotto la Roundhouse at Chalk Farm di Londra installa l’opera ‘I Dormienti’, che dialoga con gli interventi sonori di Brian Eno. Nel 2003 Paladino viene scelto in qualità di rappresentante dell'arte italiana durante la presidenza italiana a Bruxelles: la scultura equestre ‘Zenith’ è installata nella piazza della sede del Parlamento Europeo. Il Centro d'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, nel 2002-2003, gli dedica una mostra retrospettiva e nel 2004 alla Reggia di Caserta, nell'ambito del progetto Terrae Motus, si tiene una personale con i suoi lavori più recenti. Al MAR di Ravenna, nel 2005, per la prima volta, vengono esposte le scenografie realizzate negli ultimi quindici anni. A Napoli al Museo di Capodimonte nel 2005 presenta un lavoro dedicato a Don Chisciotte che prelude ‘Quijote’, il lungometraggio che l’artista dirigerà l’anno successivo.
Nel 2008 gli viene affidata la realizzazione della copertura delle impalcature del cantiere di restauro della Ghirlandina, la torre campanaria del Duomo di Modena. Sempre del 2008 è una importante mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma con l’apporto del musicista Brian Eno e una personale presso la Villa Pisani a Stra. Importante installazione è quella presente sull'isola di Lampedusa per commemorare le vittime degli sbarchi clandestini. Nel 2009 esposizione di sculture che riempiono le strade, le piazze e i palazzi del paese, nello scenario incantevole di Orta S. Giulio, sul Lago d'Orta, curata da Flavio Arensi. Il catalogo della mostra è composto da 48 foto originali e inedite di Gianni Berengo Gardin: il famoso fotografo ha realizzato una serie di ritratti a Paladino e alle sue opere.
Nel 2010 Mimmo Paladino ha firmato la scenografia di “work in progress”, tour che ha visto riunirsi dopo 30 anni la coppia Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Il 10 aprile dello stesso anno è installato un grande cavallo blu di oltre quattro metri all'Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS), la casa- museo di Gabriele d'Annunzio. A fine gennaio 2011 realizza la nuova sala permanente del Museo Nazionale Archeologico di Villa Frigerj a Chieti dedicata al Guerriero di Capestrano e inaugura la mostra di sculture incentrata sul “nuovo Guerriero”, allestita presso il Centro espositivo della Fondazione Carichieti a Palazzo De Mayo. Dal 6 aprile al 10 luglio 2011 la città di Milano dedica al maestro una grande retrospettiva a Palazzo Reale, davanti al quale, in piazza del Duomo, è installata la monumentale “Montagna di sale”.